Chiasso, Mendrisio e Riva San Vitale hanno celebrato la Festa nazionale con le allocuzioni di Eolo Alberti, Ferruccio Cainero e Marina Lang
Uno sguardo al territorio del Mendrisiotto e un qualche ‘consiglio’ per l'aggregazione. I due temi sono stati affrontati dal deputato leghista Eolo Alberti durante l'allocuzione tenuta a Chiasso. «Questa è per definizione una terra di confine – ha detto Alberti –. Un'area ristretta nella quale sembrano concentrarsi i problemi e i disagi di un intero Cantone». Questa regione «ha pagato pegno, lo ha fatto anche a fronte del ridimensionamento del settore bancario e finanziario che tanta prosperità aveva portato per decenni. L'area di Chiasso ha dovuto giocoforza reinventarsi, lo sta facendo ancora». Dopo aver vissuto l'aggregazione di Bioggio, comune di cui è sindaco, Alberti ha affermato di osservare «con interesse il nuovo slancio aggregativo che sembra riprendere vigore nel Basso Mendrisiotto». L'appello al territorio è stato quello di «non avere timore di rischiare, perché è solo con coraggio e determinazione che si possono guardare nuovi orizzonti». Riuscire a costruire un'aggregazione è un'operazione che prende tempo ma deve assolutamente basarsi su una più che condivisa visione operativa. Occorre saper guardare avanti e allora tutti i tasselli del puzzle magicamente trovano il loro posto e ciò che nasce è un Comune forte, ricco di servizi e prestazioni, di entusiasmo, che sa soddisfare le sempre maggiori esigenze dei cittadini».
Nell'allocuzione pronunciata a Mendrisio, Ferruccio Cainero ha presentato alcune riflessioni sulla patria e sui cambiamenti climatici. «Come apprezzo di avere la fortuna di vivere nella pacifica, neutrale, federale, multiculturale Svizzera – ha detto –. Con il suo stile pacato, calmo, lento, la democrazia diretta, la neutralità. Ma sul tema del cambiamento climatico non c'è spazio per la neutralità e ora nemmeno per la lentezza. Bisogna scendere in campo... subito. Perché oggi non è in discussione la terra dei padri, ma la terra dei figli... il futuro».
Intervenuta a Riva San Vitale, Marina Lang, psicologa della Polizia cantonale e responsabile del contact tracing, ha messo l'accento sul «senso di appartenenza». Una caratteristica che «si è amplificata durante l'emergenza, a un paese particolare coma la nostra Svizzera, eccezionale per il plurilinguismo, le differenze culturali e le molteplicità politiche – ha affermato –. I valori radicati nella nostra cultura quali il sacrificio, il rispetto, la sobrietà, la professionalità, la prudenza e il coraggio, sono state le ricchezze psicologiche grazie alle quali siamo riusciti ad attraversare le avversità». Nel suo lavoro, la task force psicologica ha «cercato di sostenere chi doveva lasciar morire i propri cari in solitudine, accogliere la fatica e la sofferenza di professionisti confrontati con compiti e ritmi che andavano ben oltre o loro mandati». In queste situazioni «ho notato che nell'intimo delle persone scaturiva una forza che riusciva a trascinare oltre la sofferenza, la Resilienza che durante la pandemia si è espressa sia in forma individuale che in forma collettiva».