La giornata è iniziata con un torneo di calcetto antirazzista ed è continuata in piazza Indipendenza
Dopo un anno di pausa forzata a causa del Covid-19, la piazza Indipendenza di Chiasso ha ospitato nuovamente la festa del Primo Agosto senza frontiere, l'evento nato per festeggiare i valori che nel corso dei secoli hanno accomunato intere generazioni (accoglienza, ospitalità per rifugiati ed esiliati, solidarietà, multiculturalità, umanità e plurilinguismo). Tema principale della manifestazione è stato il sostegno al centro autogestito del Molino. La giornata è iniziata con un torneo di calcetto antirazzista giocato al campetto di via Bossi. La parte culinaria e dei discorsi si è invece tenuta nel centro cittadino, alla presenza di oltre un centinaio di persone e di vari esponenti politici sia locali che cantonali. Oltre a parole di sostegno e qualche coro a favore del Centro autogestito di Lugano, non sono mancati appelli per la chiusura del “bunker di Camorino”.