Il consigliere di Lega-Udc-Udf torna alla carica e chiede lumi sui controlli effettuati e sulla parità di trattamento
Una persona è libera di decidere il proprio domicilio. Il Municipio di Mendrisio su questo punto è stato chiaro. Che si tratti della moglie di un politico (come un municipale) o meno. Quanto ai controlli, ha ribadito lo stesso sindaco Samuele Cavadini in occasione della seduta di Consiglio comunale che ha aperto la legislatura, sono periodici e regolari ma effettuati a largo spettro e non 'ad personam'. Spiegazioni che non hanno convinto il consigliere comunale Massimiliano Robbiani (Lega-Udc-Udf). Oggi, infatti, è tornato alla carica, rilanciando il 'caso' e una serie di interrogativi.
Ricevuta la conferma, esordisce nel suo atto parlamentare, che la consorte del municipale è domiciliata nel Canton Grigioni dal 2017, anche se risiede stabilmente in Città, l'esecutivo, rincara, "quali controlli ha fatto o intende fare per verificare la situazione del domicilio della signora?". Ma soprattutto: "La parità di trattamento è rispettata?". E di conseguenza, si è "dato ordine di eseguire le stesse verifiche che sono fatte per le altre persone che sono in questa situazione (svizzeri o stranieri)?".
Alla luce di quanto riscontrato, domanda ancora Robbiani, "il Municipio ritiene che i principi della nozione di domicilio riconosciuti anche dalla giurisprudenza del Tribunale federale sono rispettati?". Infine, conclude, si è invitato a 'regolarizzare' la situazione?