Il Municipio commenta il 'verdetto' positivo del Cantone sulla variante di Piano regolatore. E apre (ancora) al dialogo con i ricorrenti
Per il Municipio di Vacallo oggi ci sono almeno sei ragioni per scaldare i motori delle ruspe e scavare le fondamenta del 'Villaggio intergenerazionale dell'anziano', lì al campo sportivo. I contrari al progetto ancora non si sono arresi, neanche davanti alla bocciatura recapitata dal Consiglio di Stato in calce al ricorso contro la variante di Piano regolatore. Ma anche l'esecutivo è determinato a perseguire i suoi obiettivi. A tal punto da aprire la porta al dialogo ai ricorrenti, nonostante nell'aria (e non solo) si annunci già un appello al Tribunale cantonale amministrativo. L'auspicio, mette nero su bianco l'esecutivo in una nota, è quello di "risolvere qualsiasi divergenza con soddisfazione reciproca". La missione adesso è trovare un punto d'incontro. Dentro Palazzo civico, si fa capire a chiare lettere, non si ha nessuna intenzione di perdere questo treno. Questo progetto, si ribadisce, "costituisce una grande opportunità, irripetibile e unica, per dotare il Comune e la regione Mendrisiotto di una struttura dedicata agli anziani, e non solo". Ecco che il 'verdetto' positivo (ma soprattutto il 'no' ai tre ricorsi privati) calato da Palazzo delle Orsoline sulla scelta pianificatoria comunale (condivisa con Morbio Inferiore) è bastato per far rallegrare il Municipio, che si è visto dare "ragione", conscio, si riconosce, "dell’esistenza di aspetti da approfondire.
Torniamo, però, ai motivi, sei in tutto quelli allineati, evocati dall'autorità locale a sostegno della causa (e della casa per anziani con i suoi 60 posti letto), che prospetta un investimento globale di quasi 40 milioni di franchi. Innanzitutto, come detto, c'è il sigillo del Cantone (anche se la vertenza non sembra ancora chiusa), poi si somma la "forte valenza sociale" di un progetto, rimarca il Municipio di Vacallo, che rappresenta "una necessità regionale conclamata", oltre alla constatazione che il terreno designato (e approvato pure dal Cantone) è "l'unico possibile". E se, da una parte, l'esecutivo evoca la "volontà popolare" - che ha rispedito al mittente il referendum -, dall'altra richiama l'attenzione sull'economia, che, dice, "ha oggi urgente bisogno di investimenti pubblici puntuali e importanti". Tanto più si ricorda, che un ente privato, la Fondazione San Rocco, è pronto "a investire nel progetto circa 30 milioni".
Non si può sottacere, però, che lo stesso Consiglio di Stato qualche criticità l'ha sollevata. Agli occhi del Municipio, comunque, i punti riportati dall'autorità cantonale "non presentano particolari difficoltà nel trovare una soluzione", si rassicura. Uno dei nodi messi in evidenza è quello finanziario. "Per quanto attiene il possibile aumento del debito pubblico - fa notare l'esecutivo - si osserva ad esempio che negli ultimi anni Vacallo ha diminuito il debito da oltre 5'000 franchi pro capite agli attuali 446 franchi (media cantonale: 4'745) e ha accantonato cospicue riserve di capitale, proprio in funzione di futuri investimenti utili e importanti". Senza trascurare, si corrobora ancora, che "con la realizzazione del progetto per la casa anziani intergenerazionale e polifunzionale, verrebbero creati un centinaio di posti di lavoro nel nostro Comune, oltre a un indotto interessante per l’economia del comprensorio. Economia che già faticava a riprendersi e ancor maggiormente dopo il Covid ha bisogno di investimenti anticiclici e creazione di opportunità di lavoro".
In ogni caso a Vacallo l'intenzione è quella di procedere a tappe. Il Municipio, si rimarca, "prevede certamente il principio della modularità". Al momento, quindi, e salvo ulteriori ricorsi come si sottolinea, sarà possibile "sviluppare un bando di concorso per il progetto del comparto, prevedendone alcuni contenuti di base, quali casa anziani e spazio coperto multifunzionale, e avere così una previsione dei costi più precisa. Sarà poi ancora competenza di Municipio e Consiglio comunale stabilire la volontà politica, i passi definitivi, eventuali altri contenuti e i costi".
Certo e definito, invece, è il numero di posti auto pubblici, che il Cantone ha ridotto in modo drastico (da 134 a 27). Il Municipio, però, è positivo: "Le misure date non dovrebbero inficiare di molto il numero di posteggi previsto".
L'intesa non è mancata, lunedì sera, nell'aula del Consiglio comunale, che da un lato ha fatto sua la convenzione con Chiasso sulla videosorveglianza e dall'altro ha consegnato una approvazione unanime sui consuntivi 2020. Ha diviso ma ottenuto il via libera il credito di oltre un milione per le opere stradali in via alle Cascine e il raccordo con via Pizzamiglio.