Luganese

Comano, passa in Consiglio comunale la casa anziani 2.0

Approvata all'unanimità la nuova variante di Piano regolatore: il ricorso è dietro l'angolo. Il sindaco Alex Farinelli: ‘Un altro stop la affosserebbe’

Il terreno scelto dal Municipio per l'edificazione della casa per anziani di Comano, con sullo sfondo il nucleo (Ti-Press)
23 marzo 2021
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Un sì all'unanimità ieri sera alla nuova variante di Piano regolatore (Pr) per la casa per anziani di Comano. Il Consiglio comunale (Cc) si è così espresso a proposito del tormentato progetto, avviato ormai quasi dieci anni fa, naufragato una prima volta nel 2016 e ora parzialmente modificato e riproposto dal Municipio. E sebbene il consenso politico appaia ampio, i ricorrenti che cinque anni fa vinsero dinanzi al Tribunale amministrativo cantonale hanno già annunciato, in caso di luce verde del legislativo, di impugnare anche la variante bis. «Un ulteriore stop affosserebbe la casa per anziani», ammonisce però il sindaco Alex Farinelli.

‘Non ci sono più margini di miglioramento’

«È un progetto nel quale si crede molto e di chiaro interesse pubblico – evidenzia il sindaco –. La prima bocciatura ha permesso di approfondire determinate criticità con l'architetto responsabile (Tibiletti e associati, ndr) e con un nuovo pianificatore. Sono stati tolti alcuni contenuti (ecocentro e magazzino comunale, ndr) e la casa è stata piazzata in maniera differente». Il tempo trascorso dal primo ricorso è servito quindi al Comune «per migliorare il progetto. Ma ora non ci sono più ulteriori margini di miglioramento in questa pianificazione: o si fa o non si fa».

‘L'aria è meno inquinata grazie alla galleria’

L'opposizione tuttavia è stata annunciata. Nel farlo, i ricorrenti – l'ex consigliere comunale Renzo Conti e l'ex pianificatore Pierino Borella –, hanno messo in evidenza una serie di criticità che a loro giudizio il progetto ancora avrebbe. A cominciare dall'ubicazione: il terreno di fronte alla Rsi, non lontano dal camino di aerazione della galleria Vedeggio-Cassarate. «Questo è un aspetto che è stato ben approfondito in Consiglio comunale – precisa Farinelli –.  Quando è stata costruita la galleria, inizialmente non era previsto il camino. Poi si è deciso di farlo, ma il Comune ha preteso delle condizioni, ad esempio un'altezza che evitasse ripercussioni negative in situazioni di inversione termica. E soprattutto, sono stati fatti delle misurazioni per circa un anno prima della costruzione della galleria e circa un anno e mezzo dopo l'edificazione e queste dicono che la qualità dell'aria è migliorata nonostante sia stato costruito il camino di aerazione, perché si è nettamente ridotto il traffico proprio grazie alla galleria».

Altre criticità sollevate dai ricorrenti sono di tipo pianificatorio, fra queste il fatto che il terreno – che a Pr sarebbe adibito per infrastrutture pubbliche e necessita pertanto della variante ieri approvata – non sarebbe edificabile. «Eppure – osserva il sindaco – due studi pianificatori e altrettante istanze giuridiche non hanno rilevato che si tratterebbe di un terreno non edificabile. Il diritto di ricorso è sacrosanto, ma si perderà ancora tempo e questo metterà in discussione il progetto».

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