Mendrisiotto

La Scm: ‘Sostenere anche chi è escluso dagli aiuti statali’

La Società commercianti del Mendrisiotto si rivolge a Camera di commercio, Federcommercio e alle altre società commercianti del Cantone

Appello della Società commercianti del Mendrisiotto (archivio Ti-Press)
7 febbraio 2021
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Lo strumento dei ‘Casi di rigore’ è “positivo”, ma “esclude diverse aziende che non raggiungono i criteri di accesso all'aiuto, aziende che a causa delle diverse restrizioni, hanno comunque subito delle rilevanti diminuzioni della cifra d'affari, compromettendone la sopravvivenza”. A sostenerlo è la Società commercianti del Mendrisiotto (Scm), che ha contattato le altre società dei commercianti del Cantone, Federcommercio e la Camera di commercio. Vi sono per esempio “aziende aperte, con clienti o aziende chiuse per ordine delle autorità, hanno subito perdite importanti”. La richiesta è quella di “valutare e discutere questa problematica, per poi prendere posizione collettiva, sulla possibilità di estendere aiuti anche alle diverse aziende escluse dagli aiuti statali”.

La Scm ricorda che ci sono “anche microimprese che non raggiungono la soglia di 50mila franchi di cifra d'affari, o aperte di recente, dove anche piccoli aiuti potrebbero essere molto importanti per garantire la continuità di attività locali”. Per questo settore “gli aiuti potrebbero essere chiesti direttamente ai comuni, che generalmente non hanno totalmente utilizzato i fondi destinati ai propri aiuti ‘Coronavirus’" o agli Enti di Sviluppo economico regionali”. Per la Scm “le associazioni economiche potrebbero farsi promotrici di una richiesta collettiva in questo senso presso tutti i comuni e presso gli Enti regionali di sviluppo”.