Il presidente del Carnevale di Chiasso Alessandro Gazzani parla della prossima edizione ridotta, dove non mancheranno patacca e giornalino satirico
La via è stata scelta già lo scorso mese di settembre con una decisione che, complice la ‘pausa’ concessa dal coronavirus, «sembrava anacronistica, invece oggi non si potrebbe fare altrimenti». Per il prossimo Carnevale saranno permessi unicamente gli appuntamenti culinari. Sempre che le condizioni sanitarie e le restrizioni che saranno in vigore dopo il 22 gennaio – il termine fissato da Confederazione e Cantone per i provvedimenti attualmente in corso – lo permetteranno. Il comitato del Carnevale Nebiopoli e il suo presidente Alessandro Gazzani in questi mesi non sono rimasti con le mani in mano. Nella consapevolezza che l'agenda continua purtroppo a essere dettata dalla pandemia e che la salute ha la priorità. «Siamo sempre in contatto con gli altri Carnevali – spiega Gazzani –. Una volta al mese ci incontriamo online: i rapporti sono buoni e ci sono diversi progetti per il futuro. Personalmente confido molto in questo genere di collaborazioni». Come sono sempre aperti i contatti con gruppi, carri e guggen momò. La decisione di unire le forze emersa nel corso del primo incontro organizzato dal Nebiopoli resta sempre attuale. «Abbiamo purtroppo dovuto annullare il secondo, previsto a fine novembre, a causa delle restrizioni – puntualizza Gazzani –. Rilanceremo, con un incontro online, il discorso dopo l'Epifania per aggiornarci sulla situazione e avere sott'occhio quello che sta succedendo». Con un unico obiettivo. «Non voglio perdere nessuno in questo anno di pausa forzata: i problemi sono tanti e per questo bisogna essere compatti e fare gruppo».
Nei giorni scorsi il Carnevale Nebiopoli ha lanciato una campagna natalizia di raccolta fondi. “Nel 2021 dovremo affrontare molti costi fissi e vorremmo proporre delle iniziative per la nostra popolazione”. Per questo, si legge ancora nel volantino, “qualsiasi sostegno è in questo momento importantissimo”. Anche senza edizione canonica, spiega ancora Gazzani, «dovremo comunque coprire circa 10mila franchi di costi fissi (affitti, assicurazioni e siti internet) senza avere entrate». Un introito arriverà dalla vendita delle patacche e dei giornalini (vedi prossimo paragrafo). Le donazioni di sponsor e privati permetteranno di «fare delle donazioni al mondo del Carnevale che si trova in difficoltà con le spese». Un momento dedicato al sostegno di carri e gruppi «soprattutto momò» potrebbe essere la prossima estate, quando il comitato Nebiopoli intende «ragionare con il Municipio sulla fattibilità di organizzare qualcosa di mirato – commenta il presidente –. L'idea con gli altri carnevali è infatti quella di fungere da punto di riferimento per le proprie località». La volontà del comitato, più volte dichiarata, è anche quella di «collaborare con i nostri fornitori, che sono tutti locali, per dare loro sostegno e supporto».
Guardando alla prossima estate, l'arrivo del vaccino dovrebbe facilitare la ripresa. L'ipotesi di consentire l'accesso ai grandi eventi solo alle persone vaccinate trova l'accordo di Alessandro Gazzani. «Credo sia l'unica soluzione per poter tornare a programmare grandi eventi – afferma –. Negli ultimi giorni ho letto che tanti la ritengono una lesione delle libertà, ma bisogna prima pensare al bene comune e della collettività. O i rischi sono troppo grandi per il sistema e, soprattutto, un organizzatore di un grosso evento ha l’assoluta libertà di imporre le sue regole». Nell'ambito del Carnevale, per esempio, «per motivi di sicurezza ne imponiamo molte. Quindi come per tutti i grandi eventi, anche a carnevale si potrà pensare di tornare a festeggiare dimostrando di avere fatto la vaccinazione». Gazzani è reduce dal Covid. «Un'esperienza che dal lato psicologico non consiglio a nessuno: ho visto parenti e amici stare male. Il minore dei mali è sicuramente il vaccino».
Se questa sarà la storia di un futuro nemmeno troppo lontano, Nebiopoli si concentra ora sul presente e sulla volontà di «tenere viva la tradizione: non ci sarà nessun buco nella storia del Carnevale Nebiopoli di Chiasso». Il prossimo 28 gennaio (e fino al 31) il Primo Ministro Silvano Pini riceverà le chiavi della cittadina. «Sarà una consegna delle chiavi simbolica – precisa il presidente –. In base alle disposizioni, organizzeremo eventi mirati con la casa anziani e le scuole». Passando agli appuntamenti gastronomici, i rioni hanno confermato l'intenzione di proporre le loro specialità culinarie. Anche in questo caso, una decisione definitiva e le conseguenti modalità, verranno prese di comune accordo con le autorità a ridosso delle date. Negli annali si troveranno sicuramente le patacca e il giornalino satirico. «Due simboli in edizione esclusiva e limitata (300 pezzi) per chi vuole simbolicamente sostenere il Carnevale – conclude Alessandro Gazzani –. È importante averli: i collezionisti ci hanno chiesto la patacca, mentre il giornalino, oltre alla satira e ai contenuti di quest'anno, avrà una connotazione abbastanza storica». Le modalità di vendita dei due oggetti da collezione verranno comunicate nelle prossime settimane: considerata la chiusura dei ritrovi pubblici almeno fino al 22 gennaio, verosimilmente verrà organizzata una vendita online.