La sistemazione delle lastre di granito terminerà entro fine mese. Dal 4 dicembre ci saranno le luminarie natalizie
Il Corso San Gottardo di Chiasso si fa bello per le feste. Lungo la zona pedonale di Chiasso, nelle ultime settimane sono in corso una serie di lavori di sistemazione delle lastre di granito. Alcune di queste, conferma alla Regione la capodicastero Territorio Sonia Colombo-Regazzoni, «erano rotte a causa dell'usura e delle alte e basse temperature – spiega –. Abbiamo ritenuto doveroso intervenire e sistemarle perché Corso San Gottardo è il salotto di Chiasso e deve essere il più decoroso possibile». Dopo essere intervenuti in piazza Indipendenza, questa settimana gli operai sono stati impegnati direttamente sul Corso, all'altezza del bar Indipendenza. Nei prossimi giorni gli interventi si sposteranno nella zona della banca Migros, e altre piccole sistemazioni sono previste all'altezza di via Valdani. Questi interventi di «manutenzione più o meno straordinaria – sottolinea la municipale – termineranno entro la fine di questo mese». In tempo, oltre che per anticipare il freddo invernale, per il mese di dicembre e i (pochi) appuntamenti natalizi. Il Covid-19 ha portato all'annullamento del tradizionale mercatino di Natale dell'8 dicembre, dello chalet culinario in piazza Indipendenza e del brindisi con la popolazione in occasione dell'accensione dell'albero in piazza Bernasconi, ma il Municipio ha comunque scelto di riproporre l'illuminazione natalizia introdotta l'anno scorso. «Sappiamo che sarà un Natale un po' povero – conferma Sonia Colombo-Regazzoni –. Accenderemo sia le luminarie che l'albero di Natale venerdì 4 dicembre alle 18. Ma non ci saranno festeggiamenti per evitare assembramenti». Anche senza eventi, l'atmosfera natalizia sarà comunque garantita.
Le zone di lavoro sono quelle dove vige la zona d'incontro, con una velocità massima consentita di 20 chilometri all'ora. Per questo le nuove piastrelle saranno oggetto di verifica. «Terremo monitorati i lavori per valutare se effettivamente si danneggeranno di più rispetto a quelle dove non passa nessuno», spiega ancora Sonia Colombo-Regazzoni. Il preventivo di questi interventi è di 50mila franchi. «I lavori – precisa la capodicastero – non rientrano tra quelli previsti nel credito Covid di 2,1 milioni di franchi». Il cantiere era infatti inizialmente previsto nel mese di marzo ed è stato posticipato a causa della pandemia prima e del gran caldo estivo poi (oltre che da altri lavori già previsti dalla ditta nel mese di settembre). Gli interventi descritti potrebbero non essere gli ultimi. Il progetto di riqualifica di via Franscini e dintorni appena presentato, lascia aperte varie possibilità per la parte alta della zona pedonale. Pensando a via Valdani, per esempio, nel messaggio si legge che il settore adiacente a Corso San Gottardo “sarà posto in regione di circolazione a 20 km/h” ed è inoltre previsto “il rifacimento del manto stradale tra il Corso e via Franscini con pavimentazione fonoassorbente”. Gli ultimi lavori importanti lungo il Corso risalgono al 2011, quando a seguito di un accorso tra il Municipio cittadino e le imprese edili, al crocevia tra viale Volta, via Favre e via Stazione le piastrelle sono state sostituite con una miscela granulosa di ghiaia e asfalto più resistente al traffico.
Agli occhi dei più attenti, e in particolare ai rappresenti della Commissione di quartiere centro, non sono passate inosservate. Su alcune lastre ci sono delle macchie. «Sono state causate da una colla usata a suo tempo per posare il tappeto rosso natalizio lungo il Corso e all'esterno dei negozi – risponde Sonia Colombo-Regazzoni –. Abbiamo provato in tutti i modi a trovare un solvente in grado di toglierla, ma non ci siamo riusciti. Non si tratta di una questione di costi: il granito è molto poroso, e quando una sostanza penetra al suo interno, difficilmente si riesce a togliere. I nostri addetti passano regolarmente con la pulitrice ma, trattandosi di una superficie delicata, intervenire non è così facile».
Un altro tema che torna d'attualità quando si parla di Corso San Gottardo è quello dei dissuasori del traffico. Torneranno? Negli anni scorsi, rispondendo a un'interrogazione relativa alla zona sud, l'esecutivo aveva affermato che, quando i lavori su via Comacini sono terminati, “la questione sollevata si è risolta da sola, nel senso che per il traffico in entrata dall'Italia e per quello che scene da via Motta non è più possibile immettersi direttamente su Corso San Gottardo sud, a cui si può accedere solo in provenienza da nord”. Fatto, questo, “già riduce massicciamente un traffico non autorizzato”. Gli altri dissuasori erano posizionati all'altezza di via Bossi e di via Valdani. «Aspetteremo il completamento del piano viario prima di prendere una decisione – commenta la municipale –. I lavori alla stazione sono a buon punto, la prossima tappa saranno le rotonde a sud (alla dogana) e a nord». Considerate le incertezze che caratterizzano il periodo, ipotizzare una tempistica per la conclusione dei lavori è ancora prematuro. «Non sarà prima della fine del 2021», conclude Sonia Colombo-Regazzoni.