Il Municipio presenta la convenzione con il Comune di Chiasso. L'impianto sarà gestito dalla Centrale operativa della Polizia di Chiasso
Dopo Morbio Inferiore e Balerna, anche Novazzano firmerà una convenzione con il Comune di Chiasso sulla videosorveglianza. L'impianto sarà gestito dalla centrale operativa della Polizia di Chiasso. Come si legge nel messaggio appena licenziato, che chiede al Consiglio comunale anche un credito 148'100 franchi per l'acquisto e la posa del sistema di videosorveglianza, le postazioni strategiche identificate sono 6. “Cinque postazioni sono state segnalate dal Municipio e una, ritenuta particolarmente interessante per avere una visione d'insieme e di controllo della rete stradale, dalla Polizia comunale di Chiasso”. Due postazioni, si precisa, “sono prese interamente a carico dal Centro federale di registrazione Pasture quale servizio di sorveglianza esterno del centro”. I punti sono Municipio, rotonda Marcetto (scuole), via Marcetto (incrocio su via Indipendenza), rotonda per Brusata, via Torraccia e rotonda Pobbia. Nel dicembre 2018 il Consiglio comunale aveva approvato una mozione riguardante l'installazione sul territorio comunale di un impianto di videosorveglianza per “assicurare il controllo di alcuni luoghi ritenuti particolarmente sensibili sul territorio comunale”. La convenzione con Chiasso, spiega ancora il Municipio, “permetterà non solo di ottimizzare i costi, ma anche di avvalersi di una provata esperienza dal punto di vista gestionale e del personale addetto al controllo. Il trattamento dei dati raccolti con le videocamere è un tema particolarmente sensibile e quindi è opportuno affidare la gestione del sistema a professionisti formati”. Il flusso dei dati “verrà gestito unicamente dalla centrale operativa di Chiasso”, i cui operatori “saranno gli unici autorizzati alla visione e gestione delle immagini e dei dati”.
Nel futuro del centro del paese di Novazzano ci potrebbe essere un autosilo. Il terreno, di proprietà della parrocchia che “già consente di posteggiare le vetture senza richiedere alcuna remunerazione”, risponde già ai criteri pianificatori e “prevede la realizzazione di 40 posti sotterranei e 8 posti esterni da dedicare a residenti e visitatori”. Nei prossimi mesi il Municipio è intenzionato “a discutere con il Consiglio parrocchiale per avere gli elementi su cui ponderare una costruttiva decisione”. Un intervento del Comune “valorizzerà ulteriormente il centro paese e permetterà di mettere a disposizione ulteriori posteggi non solo per gli abitanti del nucleo, ma anche per le necessità di tutta l'utenza che fa capo ai vari servizi pubblici”. Le intenzioni sono state illustrate dall'esecutivo nel messaggio sulla mozione del Plr che chiedeva di eseguire uno studio di fattibilità e l'eventuale creazione di un autosilo sul territorio comunale in centro paese e di valutare un'ubicazione differente da quanto previsto dal Piano regolatore, ovvero un parcheggio pubblico sotto il sedime delle scuole comunali. Mozione che il Municipio invita a respingere. Quella di avere ulteriori posteggi nel centro del paese “è una necessità reale – spiega il Municipio –. Già oggi ci troviamo di fronte a una situazione precaria in cui il numero di permessi di posteggio rilasciati dalle autorità comunali ammonta a 36, per una capienza massima di 42”. La rimessa in centro paese “deve essere privilegiata. Una possibile soluzione per procedere con l'edificazione di un'autorimessa potrebbe essere quella di stipulare un diritto di superficie”. Il sedime delle scuole elementari è invece di proprietà comunale: “i costi principali sarebbero legati allo studio della variante di Pr e a eventuali ricorsi”. A questo si aggiunge il fatto che “l'ubicazione discosta dal centro non può soddisfare le esigenze di chi abita nel nucleo” e che “aggravare l'afflusso di automobili nell'area della scuola elementare, luogo già molto sensibile, non è giustificabile”.
La pandemia di Covid-19 non sembra avere lasciato il segno nel preventivo 2021, il primo elaborato con il Modello contabile armonizzato di seconda generazione (Mac2), che stima un avanzo di 1'226254 franchi, ottenuto con un moltiplicatore che il Municipio propone di confermare al 65 per cento. “La situazione finanziaria del Comune è sana e il capitale proprio permette di affrontare la delicata situazione con una certa serenità – commenta l'esecutivo nel messaggio che accompagna i conti –. È chiaro che rimane un'incertezza di fondo legata all'evoluzione della pandemia e alle conseguenze socio-economiche che avrà nei mesi e negli anni futuri. In questa situazione, un'attenta gestione delle finanze comunali è ancora più importante: il Municipio applicherà la dovuta prudenza e un costante controllo delle spese”. A determinare l'utile d'esercizio c'è anche l'utile della vendita di Casa Albisetti (“che si spera di effettuare nel 2021”). A differenza degli anni scorsi, “non è più possibile inserire un ammortamento straordinario, ma unicamente il ricavo (di un milione) della vendita”. L'incognita principale, a Novazzano come altrove, è la stima del gettito. “Se per le persone fisiche è ipotizzabile una certa tenuta, diverso può essere il discorso per le persone giuridiche”. La Cancelleria comunale ha elaborato e sottoposto un questionario a tutte le attività economiche del Comune. “Dai risultati sono emerse situazioni serie che lasciano spazio a un moderato ottimismo per il futuro”. Al capitolo investimenti, in cantiere ci sono opere per 5 milioni di franchi. “Un programma impegnativo” che “può essere adeguatamente sopportato dalle finanze comunali”.