I deputati dell'Mps interpellano il Consiglio di Stato in merito ai problemi idrici nelle due frazioni
I problemi idrici dell'alta Valle di Muggio arrivano in Consiglio di Stato. I deputati dell'Mps Simona Arigoni, Angelica Lepori e Matteo Pronzini hanno infatti presentato un'interpellanza volta a sapere “cosa sta succedendo a Cabbio e Muggio”. L'ultimo avviso di non potabilità dell'acqua nelle due frazioni risale a inizio mese ed è stato revocato il 16 ottobre.
In agosto, fanno sapere i deputati, “un nutrito gruppo di cittadini e cittadine di Cabbio e Muggio si è rivolta al Municipio di Breggia con una lettera aperta”. Nella stessa, tra gli altri, è stato chiesto “quali sono le cause che rendono non potabile l'acqua delle due frazioni (tre volte in meno di un anno), quali sono le misure pianificate per garantire in futuro la potabilità dell'acqua, quali sono le misure per garantire alla popolazione l'approvvigionamento di acqua durante il periodo di non potabilità e come si intende compensare i costi finanziari supplementari creati dalla mancanza di acqua potabile”. La risposta, datata 24 agosto, “crea ancora maggiore confusione: in un passaggio si indica che il Comune sta investendo finanziariamente per eliminare le problematiche possibilmente in tempi brevi, mentre nel passaggio successivo si indica che per avere una situazione ottimale saranno necessari, nella migliore delle ipotesi, almeno ulteriori due anni. La richiesta di risarcimento finanziario è stata respinta”. I deputati ricordano inoltre anche “nel corso del 2019 a Cabbio è stato costruito un nuovo bacino che doveva entrare in funzione a settembre 2019 e che a tutt'oggi non è ancora in funzione”.
Al CdS viene chiesto di “indicare in modo preciso per quanto tempo ancora gli abitanti di Cabbio e Muggio dovranno convivere con questa situazione” e “quali sono le ragioni per cui a intervalli più o meno regolari l'acqua delle due frazioni non è potabile”.