Recapitato ai Comuni del Distretto il Piano settoriale dei trasporti con lo sviluppo della linea ferroviaria a sud. L'orizzonte è il 2050
Anno 2050: messa così, l’orizzonte appare assai lontano. Eppure è già da un po’ che nel Mendrisiotto il pensiero di una AlpTransit allungata fino all’estremo sud del Paese accompagna la politica locale (e non solo). Essersi fermati a Lugano con la Nuova ferrovia transalpina (Nfta) ha fatto sentire il Distretto un escluso o tutt’al più una appendice della Città sul Ceresio, come ha fatto capire il Progetto territoriale Svizzera restituendo una gerarchia dei poli urbani e classificando Chiasso e Mendrisio come 'centri minori'. Nel lembo meridionale del Ticino, però, nessuno intende cadere preda della 'sindrome di Cenerentola'. Non a caso si è alzato la voce negli ultimi mesi per rivendicare un collegamento con le maggiori città della Svizzera. E ci si è dati da fare a immaginare nuove opportunità. A Chiasso e nel Basso Mendrisiotto, ad esempio, le autorità sono convinte che traslare da un lato all’altro del Comune il tratto finale dell’autostrada possa rappresentare un vantaggio strutturale e paesaggistico per la cittadina. Del resto, ciò darebbe modo di agganciarsi proprio alla stazione Alptransit - immaginata come lo sbocco dell'A2 e la dogana in un unico grande spazio sul Pian Faloppia -, quindi con quel tracciato sud a cui l’Ufficio federale dei trasporti ha restituito concretezza nella scheda parte del dossier messo in pubblicazione di recente e recapitato da poco alle Cancellerie comunali. L'obiettivo? Consolidare il progetto nelle mappe federali.
L'incarto è di quelli corposi e che valgono tanto quanto pesano. Anche perché l'Ufficio federale dei trasporti, assieme all'Ufficio federale dello sviluppo territoriale e allo stesso Datec, il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni, sono determinati, da prassi, a voler conoscere cosa ne pensano il Cantone e i Comuni. Non solo, l'autorità cantonale dal canto suo dovrà raccogliere le osservazioni di enti e popolazione. Pareri e suggestioni che andranno indirizzate entro il 20 novembre prossimo all'Ufficio del Piano direttore. Il grande capitolo sul quale si accendono i riflettori è il Piano settoriale dei trasporti, che da un lato illustra la sua parte programmatica (in titolata 'Mobilità e territorio 2050), definendo strategie e sfide su campi d'azione come il territorio, i trasporti, l’infrastruttura e l’ambiente (qui la scadenza è il 15 dicembre); e dall'altro ci si focalizza sulla infrastruttura ferroviaria e sugli ultimi adattamenti apportati. Un dossier, quest'ultimo, in fase di elaborazione, al centro, come detto, di una indagine conoscitiva e sul quale, da tabella di marcia, il Consiglio federale dovrebbe pronunciarsi l'anno prossimo. I Comuni del Distretto avranno così modo di farsi un'idea sul quadro di riferimento di quello che sarà lo sviluppo del sistema dei trasporti nazionale e di prendere visione, al contempo, di una scheda di coordinamento chiave per la regione, ribattezzata '6.2 Lugano-Chiasso'.
Due paginette e altrettante cartine, ma che per il Mendrisiotto hanno un significato particolare. Sì, perché il progetto che vi viene descritto riguarda "la tratta d'accesso meridionale alla Nfta e il suo raccordo alla rete ferroviaria italiana ad alta capacità". Come dire il 'passaporto' verso l'ampliamento dell'offerta nel traffico viaggiatori e merci ferroviario attraverso le Alpi. Questo, come ricorda la scheda, permetterà di aumentare la capacità di trasporto e di ridurre i tempi di percorrenza fra Milano e Zurigo. In buona sostanza i piani di AlpTransit Sud prospettano "una nuova linea da Vezia fino a Chiasso". Un tracciato, si precisa, che correrà sotterraneo. Infatti, "l'attraversamento del lago Ceresio avviene in corrispondenza dell'attuale Ponte-diga di Melide, dopodiché, spiega la scheda, è previsto il passaggio in galleria sotto il Monte Generoso. All'inizio le 'rotte' possibili erano state tradotte in cinque varianti - una del Cantone e quattro delle Ferrovie -, poi con l'aggiornamento del Piano settoriale nel 2015 si è indicata la soluzione ritenuta "migliore".
Da una analisi delle Ffs, qualora il progetto AlpTransit Sud venisse concretizzato in più fasi, sarebbe opportuno "considerare anche la possibilità di realizzare indipendentemente la tappa più a sud". Una opzione, questa, che introduce la costruzione di un raccordo nell'area di Melano (a Lenacchio). Ma questo potrebbe non essere il solo 'aggancio' alla linea, quindi alla nuova galleria. Tra gli elementi presi in considerazione vi sono, in effetti, raccordi anche alla linea esistente nella zona di Lugano, Balerna e Chiasso e allacciamenti 'intermedi' nell'area di Melide e Mendrisio, inseriti come 'alternative'. Oltre a un raccordo che nei piani è previsto all'altezza di Chiasso smistamento. Certo sarà importante altresì coordinare l'intervento con il potenziamento, sempre a sud, prospettato per l'autostrada - con la creazione della corsia dinamica - e con le altre pianificazioni e tutele esistenti.