Mendrisiotto

'Le donne esistono e hanno un peso'

Françoise Gehring è la seconda donna che siede in Municipio a Mendrisio nello spazio di una legislatura. 'Un viatico per il 2021? Lo spero'

Françoise Gehring (Ti-Press/D. Agosta)
15 luglio 2020
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'Coïncidence', dicono i francesi. Sta di fatto che (forse) non è un caso se è successo proprio ieri. Françoise Gehring (Insieme a Sinistra) giusto ieri, 14 luglio, è entrata in veste ufficiale a far parte del Municipio di Mendrisio. Una data che, di sicuro, le resterà impressa. "Per me - esordisce - è una giornata molto speciale". Speciale e carica di simbolismi, per la storia rivoluzionaria e per le donne svizzere. Del resto, non capita tutti i giorni di vedere due donne sedere in un esecutivo. A Mendrisio è successo nello spazio di una legislatura o poco più e dopo anni di assenza di una figura femminile dentro la stanza che conta. Già questo basterebbe a far ricordare questo giorno. Tanto più che in Ticino il capoluogo è la sola Città a poter vantare due quote rosa nell'esecutivo. Sarà che il Mendrisiotto anche qui ha saputo fare da apripista: l'altro polo, Chiasso, non è da meno.

Due donne in una legislatura

Del resto, ci voleva una data dal sapore (oggi) vagamente rivoluzionario per segnare un momento simile. Francesca Luisoni (Ppd), che al tavolo del Municipio di Mendrisio si è seduta il 14 gennaio del 2019 (guarda un po'), ci sperava in una compagine più al femminile. Come dire: confidava di non restare la sola, complici le elezioni comunali del 2020. L’appuntamento con le urne è stato rinviato di un anno (colpa del Covid-19), ma l'obiettivo è stato raggiunto. E prima di quanto si potesse immaginare. La dichiarazione di fedeltà alle leggi e alla Costituzione, le raccomandazioni del giudice di pace Giorgio Romano (cercare l'intesa e badare ai bisogni dei cittadini, soprattutto di questi tempi), la firma e le credenziali di rito: tutt’altro che una formalità, come testimoniava l’emozione di famigliari, compagni di partito e colleghi (gli ormai ex dell’aula consiliare e gli attuali dell’autorità comunale). Adesso è, a tutti gli effetti, la settima municipale della Città guidata da Samuele Cavadini. Ed è pronta a mettersi al lavoro.

Coincidenze inusuali

Dicevamo delle coincidenze. Ve ne sono almeno tre nell'investitura della neo municipale. La prima è, come detto, senz’altro la data sul calendario, il 14, che di luglio coincide con la ricorrenza della presa della Bastiglia in Francia, ma di giugno in Svizzera segna la mobilitazione delle donne. La seconda è il nome (Francesca), che accomuna le due municipali: casualità? Chissà. La terza, infine, è l’aver preso, entrambe, il testimone da un uomo (Gehring da Giorgio Comi, Luisoni da Piermaria Calderari). “Qui non vogliamo cambiare il mondo - ha annotato il sindaco Cavadini, accogliendola nel gremio municipale -, ma qualcosina possiamo provare a farla tutti insieme”. L’assetto all’interno dell’esecutivo resterà, invece, lo stesso: Gehring assume in effetti la direzione dei dicasteri del suo successore, Politiche sociali e Commissioni di quartiere.

Come diceva bene la data della sua investitura è carica di simbolismi. Che significato ha per lei? "Beh, il 14 luglio è la presa della Bastiglia, che segna l'inizio della Rivoluzione francese, quindi la fine della monarchia e il sollevamento del popolo oppresso. Trasportato ai giorni nostri - spiega Françoise Gehring -, significa essere estremamente attenti ai bisogni della popolazione, in particolare la più vulnerabile, e pestare attenzione alle fasce più deboli. Attitudine che sarà davvero necessaria in questo momento: l'emergenza sanitaria provocherà, infatti, non solo una crisi economica ma anche sociale".

Dal Consiglio comunale al Municipio

Con il suo ingresso in Municipio, in un certo senso è passata dall'altra parte della barricata (sin qui sedeva fra i banchi del Consiglio comunale, da capogruppo): che sensazione le fa? "Lascio un legislativo in cui ho lavorato bene. E sono stata nella Commisisone della gestione, che si è rivelata per me una palestra politica importante e dove ho vissuto dei confronti piuttosto accesi. Questo aiuta a farsi un po' la corazza in politica, assolutamente necessaria. Dall'altra parte della barricata significa, comunque, tenere fede ai propri ideali e lavorare in modo collegiale, mettendo al centro il bene comune della cittadinanza e tenendo fede ai principi di una donna di Sinistra". Mendrisio è l'unica Città del cantone a vantare due donne in Municipio in un Distretto in cui l'altra parte (politica) del cielo ha saputo farsi valere (abbiamo due donne sindaco, ad esempio): un buon viatico per il 2021? "Speriamo che lo sia. La ripartenza di questo cantone deve essere fatta anche attraverso le donne. Putroppo durante la crisi Covid sono scomparse dalla scena, eppure svolgono un grande lavoro: dalla sanità al Terziario a tutte quelle competenze che possono essere messe in campo. È giunta l'ora di capire che le donne esistono e hanno un peso".