L'Organizzazione turistica regionale gestisce 360 km di sentieri. La squadra sta preparando sui percorsi in vista della stagione estiva
«Il territorio possiamo proporlo indipendentemente da tutto il resto». E una parte fondamentale di questo territorio è caratterizzata dai sentieri. I 360 chilometri gestiti dall'Organizzazione turistica regionale del Mendrisiotto (Otr), ai quali si aggiungono i percorsi di competenza di altri enti (come per esempio i 25 km del Comune di Chiasso), sono da sempre una meta molto gettonata dai turisti che vogliono scoprire il territorio, ma anche da chi nel Mendrisiotto vive. In questo periodo di emergenza sanitaria, i sentieri rappresentano una valida alternativa per trascorrere qualche ora all'aria aperta. «Siamo stati i primi a tornare a lavorare sui sentieri – spiega la direttrice dell'Organizzazione turistica regionale del Mendrisiotto e Basso Ceresio Nadia Fontana Lupi –. Questo per noi è un tema molto importante perché si tratta di un compito di legge: la rete cantonale è stata pubblicata nel 2004. Per occuparci dei nostri sentieri non siamo sostenuti dal Cantone, ma utilizziamo parte della tassa di soggiorno». In questo momento, aggiunge Nadia Lupi, «anche se non abbiamo tante entrate, la natura va avanti e noi dobbiamo rispondere alla vera esigenza della gente che utilizza di più il territorio». Recentemente il sito dell'Otr (www.mendrisiottoturismo.ch) è stato arricchito con tre nuovi itinerari.
L'emergenza coronavirus da una parte e il maltempo dall'altra hanno causato qualche ritardo nella preparazione della rete dei sentieri in vista della stagione estiva. «Abbiamo perso un mese – conferma la direttrice dell'Otr –. Il nostro personale è molto motivato e consapevole che si tratta di una priorità alta: oltre alla richiesta turistica c'è infatti anche quella della nostra popolazione, la quale usa più che mai il territorio». La squadra che si occupa dei sentieri è capitanata da Federico Cattaneo, affiancato da un collega fisso, due apprendisti e («lo facciamo da sempre») alcuni operai che seguono un programma occupazionale. «Stanno lavorando tanto e ci aiutano anche a distribuire i materiali – riconosce Nadia Lupi –. Oltre alla pianificazione settimanale, ci sono le segnalazioni dei comuni (il rapporto è ottimo, quando possono ci danno anche una mano), dei privati e il nostro programma annuale da seguire. La nostra è una rete di oltre 300 chilometri, e non tutti i sentieri sono in piano: alcuni sono difficili da raggiungere, anche perché le disposizioni sanitarie devono essere rispettate».
Nadia Lupi non nasconde la sua soddisfazione. «A oggi abbiamo indicazioni di approvazione per il lavoro svolto – conferma – perché l'utente vede che le segnalazioni hanno un riscontro. La qualità totale è abbastanza buona e non posso che essere molto contenta per il lavoro svolto dalla squadra». La passeggiata nella natura, del resto, mette d'accordo tutti. «Oltre a potere ammirare i panorami che sempre più vengono condivisi sui social a testimonianza che questo territorio ha voglia di andare avanti, ci sono le possibilità di ristoro. In questo ambito è importante avere nuovamente il Fiore di Pietra quale destinazione». Da parte degli utenti, come si diceva, c'è un certo riscontro. «In un periodo in cui tutti dobbiamo confrontarci con una situazione nuova e dove le difficoltà non mancano – sottolinea ancora la direttrice dell'Otr –, abbiamo trovato tanta solidarietà di persone che ci chiamano o mandano messaggi con segnalazioni importanti, sentendosi così parte di qualcosa e non limitandosi a brontolare. Questo permette anche di far capire quale è il compito di una organizzazione turistica regionale perché non per tutti è chiaro che esiste una rete cantonale dei sentieri e che non abbiamo molti fondi a disposizione».
L'Otr del Mendrisiotto gestisce, come detto, un patrimonio pari a 360 chilometri di sentieri. “Una rete articolata di percorsi in grado di soddisfare le esigenze sia di escursionisti allenati sia di principianti alle prime armi – commenta il presidente dell'Otr Moreno Colombo –. Nelle difficili scorse settimane, grazie anche al bel tempo, molte persone hanno riscoperto la gioia di camminare attraversando con piacere il nostro territorio”. Un'abitudine che per Colombo deve continuare anche durante la strana estate – condizionata dalle incognite lasciate dal coronavirus – ormai alle porte. “Continuiamo a farlo anche nei prossimi mesi – è l'appello di Colombo –. Facciamo conoscere ad amici, parenti e visitatori del Mendrisiotto e Basso Ceresio i favolosi angoli naturali del nostro Distretto”. I sentieri, conclude il presidente, “si insinuano nel territorio con delicatezza e rappresentano strumenti di conoscenza del territorio stesso”. Oltre a enogastronomia, artigianato ed espressioni artistiche locali, tra le proposte che il nostro territorio può offrire c'è anche “quel tessuto produttivo e promozionale legato al mondo outdoor per turisti amanti dell'attività all'aria aperta”.
Nel cassetto dell'Otr ci sono due itinerari bike sul Monte Generoso e sul Monte San Giorgio. «Due progetti specifici per i quali manca veramente poco per arrivare alla loro realizzazione – annota Nadia Lupi –. Sul Generoso abbiamo identificato un percorso che il Cantone può approvare come principio di tracciato. Mentre sul San Giorgio ci sono alcuni tracciati molto interessanti». Passando alla rete di sentieri già esistente, «al momento non sono in programma grandi ricostruzioni o progetti da realizzare perché non abbiamo i fondi e perché il nostro primo obiettivo è proporre bene quello che abbiamo». Questo non significa che in futuro non ci saranno altri interventi. «Ci sono per esempio il sentiero della Muggiasca e la valorizzazione dell'area della Cascina d'Armirone – conclude la direttrice dell'Otr –. Progetti che riteniamo sempre prioritari, ma al momento non possiamo investire».