Mendrisiotto

Chiasso, un utile come base per 'rispondere' al Covid-19

Il consuntivo 2019 ha chiuso con un avanzo di mezzo milione. Entro fine mese la proposta per il sostegno alle attività commerciali

Bruno Arrigoni, sindaco di Chiasso (Ti-Press)
6 maggio 2020
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«La pandemia lascia molti punti di domanda per il futuro». Chiasso è però pronto ad affrontare le prossime sfide forte di un consuntivo 2019 chiuso con un utile di 501'885 franchi e un capitale proprio di poco superiore ai 16 milioni di franchi. I conti sono stati presentati stamattina dal sindaco Bruno Arrigoni, collegato in videoconferenza con gli altri membri dell'esecutivo della cittadina di confine. «L'obiettivo della legislatura (prolungata di un anno a causa del rinvio delle elezioni comunali al 2021, ndr) era il contenimento dei costi. Un obiettivo raggiunto – sottolinea Arrigoni – nel senso della ritrovata parità e dell'utile dello scorso anno». E segnali sono positivi sono arrivati da più fronti. «Nel 2018 e 2019 sono state 165 e rispettivamente 161 le nuove aziende che hanno scelto Chiasso – ha aggiunto il sindaco –. Si tratta di aziende in parte di nuova costituzione e in parte che si sono trasferite dal resto del Ticino». Arrigoni non ha nascosto che «questo ci lasciava ben sperare per il futuro per imposte alla fonte e gettito delle persone giuridiche». Anche il moltiplicatore, oggi al 90 per cento, sarebbe con ogni probabilità stato oggetto di analisi per una sua riduzione nel prossimo anno. Bisognerà però ora fare i conti con le conseguenze del Covid-19. «I dati mi portano a dire che potremo fare fronte alle prossime spese per l'economia locale – commenta ancora il sindaco di Chiasso –. Avremo anche minori costi, come per esempio quelli delle attività culturali che si sono completamente fermate, che verosimilmente ci porteranno determinati risparmi».

A Chiasso, come noto, è stato creato un gruppo di lavoro chiamato a elaborare proposte concrete a sostegno dell'economia locale. «Durante la riunione della scorsa settimana – aggiunge il sindaco – sono stati creati tre sottogruppi che lavoreranno su determinati obiettivi. Vogliamo arrivare entro fine maggio con un documento da sottoporre al Consiglio comunale che, disposizioni permettendo, potrebbe riunirsi a fine giugno o inizio luglio». In questa fase di analisi, «sarà importante capire cosa intendono fare Confederazione e Cantone perché non vogliamo creare doppioni, ma incentivi per portare le persone a Chiasso». Tra i temi ancora, per forza di cose, sul tavolo c'è il Regolamento organico dei dipendenti (Rod). «L'assemblea dei dipendenti non ha potuto svolgersi a causa della pandemia. Verrà convocata non appena sarà possibile», precisa il sindaco.

I numeri del 2019

In attesa delle sfide immediate e future, come detto Chiasso archivia il 2019 contabile con un avanzo d'esercizio di 501'885 franchi (a fronte di un disavanzo preventivato di 118'200 franchi). Il fabbisogno lordo è stato di 36,7 milioni di franchi, in aumento dell'8,3 per cento rispetto al preventivo. «Abbiamo effettuato un ammortamento straordinario di un milione sui beni amministrativi – giustifica il sindaco –. È inoltre stata registrata una perdita di 1,2 milioni per abbandoni, carenze e condoni (un 'lavoro di pulizia' che negli ultimi anni non è stato fatto), la mancata occupazione di alcune camere (a causa di lavori) al Centro cure palliative ci ha portato minori entrare per 400mila franchi e anche i contributi da riversare al Cantone sono aumentati di 200mila franchi». Grazie a 6 milioni di sopravvenienze («molto più del previsto»), il fabbisogno netto è sceso a 29,8 milioni. Il sindaco ha tenuto a far sapere che lo scorso anno il Comune ha concesso 122mila franchi di sponsorizzazioni nel dicastero Attività culturali. «Ci sono attività che è corretto sovvenzionare, anche se questo porta a una mancata entrata».

Passando al gettito, a consuntivo sono stati inseriti 13,6 milioni per le persone fisiche e 7,4 milioni per le persone giuridiche. Un dato, quest'ultimo, in diminuzione rispetto agli 8,1 milioni stimati a preventivo, ma «nettamente compensato dalle sopravvenienze delle imposte delle persone giuridiche pari a 3,5 milioni». Le imposte alla fonte sono state 7,9 milioni. Nel corso del quadriennio la situazione finanziaria è migliorata e, come affermato dal sindaco Bruno Arrigoni, «il 2019 rappresenta una conferma e un miglioramento dell'evoluzione registrata nel 2018, il primo anno della manovra finanziaria in atto. Di particolare importanza nel 2019 è stato l'arresto della spirale di aumento dei debiti verso terzi». Lo scorso anno sono stati effettuati investimenti netti per 3,5 milioni.

L'estate che verrà

Al momento il Municipio di Chiasso non ha preso ulteriori decisioni in merito all'annullamento o al regolare svolgimento delle manifestazioni previste da giugno in avanti. «Dipendiamo dalle varie regole che arriveranno da Cantone e Confererazione – spiega il capodicastero Sport e tempo libero Davide Lurati – è però chiaro che sarà un'estate abbastanza sobria». Tra i progetti in cantiere ci sono i cinema all'aperto nei quartieri e le proiezioni drive in nel piazzale del Palapenz. Sempre in merito all'estate, il sindaco Arrigoni ha aggiunto che «abbiamo contatti con gli organizzatori del Boffalorino e altre sagre estive. Al momento sono tutti in attesa. È chiaro che, così come li conosciamo, è inimmaginabile organizzare gli eventi. Cercheremo idee particolari».

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