Due imprenditori (anonimi) del Distretto hanno voluto dire 'grazie' a modo loro a infermieri e operatori per l'impegno sul fronte del Covid-19
Il bene non fa rumore. Di sicuro, però, fa bene al cuore, soprattutto di chi in questi giorni di emergenza sanitaria opera nella nuova prima linea contro il Covid-19, accanto ai malati e ai più fragili. Devono aver risollevato parecchio il morale, in effetti, i litri - o se preferite i chili - di caffè e di vino recapitati in questi giorni al personale in forza a sei strutture del Mendrisiotto. Un gesto di solidarietà che vale un grande 'grazie' nei confronti degli infermieri, dei sanitari, degli assistenti di cura e degli educatori impegnati, più di altri, a fronteggiare una sfida importante.
Sono questi, in effetti, i sentimenti che hanno animato due imprenditori della regione, che hanno scelto di rimanere anonimi. Sull'identità dei benefattori che hanno rallegrato la quotidianità di alcune centinaia di operatori del Distretto si conferma solo che si tratta di una torrefazione di caffè e una casa vinicola. Sono loro, infatti, i quasi 1'500 regali - divisi in modo equo fra pacchetti di caffè e bottiglie di vino - consegnati, come detto, prima del fine settimana, all'Ospedale della Beata Vergine di Mendrisio, alle case per anziani dei Comuni di Balerna e Chiasso, al Parco San Rocco di Morbio Inferiore e al centro per anziani Girotondo a Novazzano e, infine, all'Istituto per disabili della Fondazione Provvida madre di Balerna.
L'intenzione dei fautori dell'iniziativa, ci fanno sapere, era quella, del resto, di mostrare in modo concreto la loro ammirazione e il loro riconoscimento per il lavoro che tante persone impiegate nelle varie strutture stanno assicurando, senza sosta, in queste settimane difficili. Un moto solidale che nelle ultime settimane ha coinvolto in modo diverso tanti cittadini e associazioni anche nel Mendrisiotto.