L'Istituto Santa Filomena passa nelle mani dell'Ecam di Mendrisio. Già firmato l'accordo con la Fondazione Realini
L'inchiostro delle firme in calce al documento d'intesa è ancora fresco. La casa per anziani Santa Filomena di Stabio cambia... 'governo'. Al centro sino a pochi mesi orsono di tensioni e polemiche, l'istituto si accinge a passare di... mano. Da subito (o quasi) sarà, infatti, l'Ecam, l'Ente case anziani Mendrisiotto, a prendersi cura della struttura e dei suoi ospiti. Una scelta ufficializzata giusto nelle ultime ore dall'accordo sottoscritto dalla Fondazione Pietro e Giulia Realini e dall'Ente, con il nullaosta del Cantone, e che è frutto di un lavoro di mediazione in atto da tempo.
Quindi, dopo una fase interlocutoria che aveva visto, dall'estate scorsa, la presenza in istituto di due supervisori esterni - una sorta di 'garante' -, si è concretizzata la consapevolezza, e al contempo l'esigenza, di rivedere in toto la conduzione della casa per anziani medicalizzata, capace di accogliere sino a 55 persone. Una gestione già 'riformata' nel frattempo, e le cui lacune avevano dato il là, nel maggio dell'anno scorso, al 'j'accuse' amplificato da un atto parlamentare di due deputati del Ppd, Lorenzo Jelmini e Giorgio Fonio.
A fare il primo passo è stato, del resto, lo stesso Consiglio di fondazione. Prima è arrivata la richiesta di contatto, poi si è palesata la proposta di aprire una discussione sul futuro della gestione della struttura. «Di fronte alle difficoltà vissute di recente - conferma a 'laRegione' Giorgio Comi, presidente dell'Ecam -, il Consiglio di fondazione ci ha domandato di valutare la possibilità di accompagnarli nella guida della casa. A quel punto ci siamo messi tutti all'opera, con la collaborazione dei servizi cantonali. Un lavoro sfociato in un preciso mandato: come Ecam assumeremo, infatti, la direzione amministrativa e sanitaria dell'istituto Santa Filomena».
La transizione è maturata strada facendo, fa capire ancora Comi. Ovvero dopo aver già messo mano all'organizzazione interna e ridefinito altresì l'approccio di presa a carico degli ospiti. Il passo successivo (e che ha impegnato, in particolare, nell'ultima decina di giorni) è stato la messa a punto, come detto, delle modalità del cambio di 'governo'. «La volontà della Fondazione - annota Comi - è quella di garantire una continuità all'interno della struttura, proprio per il bene della casa. Casa nella quale adesso tutto procede bene».
I giorni delle difficoltà, del clamore e persino dello scontro (anche duro) tra chi denunciava un "clima pesante di lavoro" e i vertici sembrano, insomma, essere lontani. Anche se ancora di recente si sono registrate le dimissioni di una responsabile. Sta di fatto che le risposte tanto sollecitate dal personale - o almeno la gran parte di esso, che aveva firmato una presa di posizione a testimonianza del disagio avvertito - pare proprio siano arrivate. L'obiettivo da subito? Riuscire a superare le problematiche quotidiane con cui la struttura si è trovata confrontata, tanto da richiedere l'intervento del Medico cantonale e dell'Ufficio del lavoro e da mobilitare il sindacato Ocst. D'altro canto, ad accorciare i tempi sul tavolo c'era anche la necessità di rinnovare l'autorizzazione cantonale alla casa anziani di Stabio, a scadenza.
La struttura entrerà a far parte anche della rete dell'Ente, che già conta in totale sei istituti (calcolando Torriani 1 e 2)? «Questo sarà, nel caso, un passo successivo. Per essere parte integrante dell'Ecam in modo formale occorre rivedere gli statuti e andare davanti al Consiglio comunale di Mendrisio - ricorda Comi -. Insomma, si tratta di un iter più lungo. Raggiunto l'accordo sulla gestione e passato il testimone, per il momento daremo seguito al mandato di un anno e all'inizio saremo affiancati da una consulenza esterna».
Certo questo cambio di gestione si innesta in un momento difficile, quello dell'emergenza sanitaria da Covid-19. «Nell'immediato futuro come Ecam ci faremo carico anche di questa fase delicata, attivando pure per il Santa Filomena - come per tutte le nostre strutture - il gruppo pandemia. Una procedura che ci permette di assicurare la protezione di ospiti e personale attraverso le nostre modalità operative». Un'altra sfida da vincere.