I commissari Plr, Lega e Ps attaccano il capodicastero Davide Lurati per i 'toni intimidatori' a commento del rapporto della Gestione. Lurati non commenta
«No comment». Questa volta Davide Lurati si affida al classico quanto laconico ‘non commento’. Meglio il riserbo, per evitare altre reazioni arbitrarie. Il capodicastero Sport e tempo libero di Chiasso preferisce, insomma, non aggiungere altro al fiume di parole già dette attorno allo stadio comunale e alla decisione del Municipio di passare la mano all’Fc cittadino sul ‘governo’ del Riva IV. Lui, le idee le ha chiare e quando si è trattato di esprimerle (su ‘laRegione’ del 30 gennaio) non si è tirato indietro. Un’opinione, la sua, che non ha mancato di infiammare il dibattito, soprattutto all’interno della Commissione della gestione. Neanche le uscite per nulla concilianti dei commissari Plr, Lega e Ps hanno convinto, però, il municipale a reagire. “Pressione a mezzo stampa”? ‘Toni intimidatori”? In questo momento, lascia intendere, meglio non surriscaldare un clima già caldo. Difficile, però, che non si riverberi sul dibattito in Consiglio comunale.
Sta di fatto che la maggioranza della Gestione, presieduta da Marco Ferrazzini, è tutt’altro che favorevole alla convenzione messa sul tavolo dall’esecutivo e non accetta “rimproveri”. Fatta eccezione per il Ppd – il cui commissario Amedeo Mapelli sta per firmare un rapporto di minoranza, a sostegno del progetto e del ‘suo’ municipale –, i colleghi di Plr, Lega e Ps non seguiranno l’autorità comunale. Troppo poche, a loro dire – come riferito nell’edizione del 29 gennaio – le garanzie di carattere finanziario e relative alle risorse (anche umane) fornite dalla società del Club. Prima di dire altro, comunque, Lurati attende di vedere i rapporti commissionali – che dovrebbero essere consegnati per la metà di febbraio –; il confronto avverrà poi nell’aula del Consiglio comunale.
Il richiamo alla responsabilità politica rivolta dal capodicastero ai commissari, in ogni caso, non è andato giù, appunto, alla maggioranza della Gestione. E ancora meno sono piaciuti i rischi paventati da Lurati qualora venisse bocciato l’accordo: da una parte legati alla necessità di contare su dei campi sintetici, dall’altra all’esclusione del Club dal «calcio che conta» da parte della Swiss Football League per lacune del terreno da gioco.
La replica, come detto, non si è fatta attendere. “Non si comprende – scrivono i commissari – come mai l’onorevole Lurati – che, viene ricordato, oltre a essere oggi capodicastero è stato in passato presidente dell’Fc, ndr – non riesca a vedere le problematiche intrinseche alla soluzione che propone e della quale evidenzia unicamente gli ipotetici vantaggi (tutto sommato contenuti), omettendo tuttavia di evidenziare i non pochi rischi patrimoniali a cui il Comune andrebbe a esporsi”. Di conseguenza, la Commissione ritiene “inaccettabile la pressione a mezzo stampa” esercitata, nel tentativo di “far cadere sui membri di Consiglio comunale fantomatiche colpe che non possono e non devono venir loro addebitate”. Del resto, si rammenta, i gruppi politici non sono stati consultati preventivamente durante la stesura del messaggio municipale. Alla Gestione, quindi, tocca “il compito di valutare le soluzioni migliori nell’interesse dei cittadini (e contribuenti, ndr) chiassesi e non accetta questi toni intimidatori”. Per la maggioranza non si possono non considerare i fondi pubblici “per diversi milioni di franchi” già confluiti sull’impianto sportivo, a vantaggio dell’ammodernamento di una struttura che da “breve tempo viene sorprendentemente definita ‘carente’ dalla società sportiva che maggiormente la detiene in uso”. In altre parole, sia lo stadio che i campi per i commissari risultano essere “consoni all’uso per cui la struttura è stata concepita dalla popolazione chiassese, e in particolare per l’utilizzo da parte del settore giovanile, che beneficia senz’altro di validi impianti a confronto di molte altre associazioni calcistiche”. Resta socchiusa la porta sui futuri campi sintetici. Opportunità subordinata, però, oltre che a “un buon rapporto costo-beneficio” del futuro progetto, all’esito dello studio intercomunale condotto nell’ambito del gruppo dei capidicastero. Analisi chiamata a dimostrare la necessità di quegli impianti. Necessità per Lurati lapalissiana.