Mendrisiotto

Natale a Chiasso, 'i margini di miglioramento sono notevoli'

Animata serata pubblica tra commercianti e Municipio dopo le manifestazioni natalizie. Il sindaco Arrigoni: 'È stato l'anno zero'

Apprezzate, ma non basta (archivio Ti-Press)
22 gennaio 2020
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«La strada è quella giusta, ma i margini di miglioramento sono notevoli». Sono queste le parole che il sindaco di Chiasso Bruno Arrigoni ha pronunciato ieri sera, in occasione dell'incontro di bilancio natalizio con i commercianti della cittadina. Un appuntamento fissato già dalla fine di novembre e che ha riportato a galla i problemi noti dei commercianti che, nel periodo natalizio, si sono sentiti poco coinvolti. Il riferimento va in particolare allo 'Chalet di Natale' allestito per il secondo anno in piazza Indipendenza e affidato a Gastromendrisiotto. «Invece che all'associazione di categoria, doveva essere affidato agli esercenti di Chiasso», è stato fatto notare dalla sala. Rispetto alla prima apparizione, la struttura «è andata molto meglio – ha spiegato il sindaco –, ma ci sono ancora molti margini di miglioramento». Un esempio? «È stato sbagliato tenerlo chiuso, e illuminato, dal 24 al 31 dicembre – ha ammesso Arrigoni –. Si dà quasi per scontato che dal 25 al 31 dicembre siano tutti in vacanza. Forse una volta, ma adesso non è più così». Da migliorare ci sarà anche l'immagine dato che «dava l'impressione di essere privato». Per alcuni esercenti, lo 'Chalet' non ha fatto altro che «fare concorrenza ai bar».

'Scordiamoci i numeri di Como e Lugano'

Per lo scorso Natale il Municipio di Chiasso ha investito – 80mila franchi, i cui 45-50mila coperti da sponsor – sulle luminarie che per tutto il mese di dicembre hanno creato ambientazione natalizia in piazza Indipendenza. «È stato l'anno zero – ha analizzato il sindaco –. Sappiamo tutti che con le sole luminarie non si aumenta il fatturato, ma è comunque qualcosa che attira». A livello di presenze, «dobbiamo naturalmente scordarci i numeri di Como, dove questa attrazione viene proposta da anni, e di Lugano».

Sono bastate queste luci – apprezzate anche dai commercianti – ad attirare più persone nel centro cittadino? «L'animazione era fine a se stessa – ha fatto notare una negoziante –. Non c'erano eventi per bambini, non c'era musica, nulla». A detta di un'altra partecipante alla serata, «non bisogna concentrare tutto in piazza ma spostarsi anche su Corso San Gottardo perché un dicembre così orrendo non l'ho mai visto». Da più parti è emersa sia necessità di allestire nuovamente le casette da mettere a disposizione di bar ed esercenti per i loro eventi, «creando un percorso dalla dogana», che quella di pubblicizzare maggiormente le proposte natalizie. Per il prossimo mese di dicembre, ha commentato il sindaco, «valuteremo se investire qualcosa in più». A fine serata alcuni commercianti hanno dato la loro disponibilità per creare un gruppo di lavoro incentrato sull'organizzazione di eventi a Chiasso.

Arrivano le luci di Carnevale?

Dalle luminarie natalizie a quelle carnascialesche? Vista l'imminenza del Carnevale Nebiopoli, dal 6 al 9 febbraio, l'ipotesi verrà valutata per il prossimo anno. A livello di costi per il noleggio dei proiettori non vi sarebbero notevoli mutazioni e basterebbe sostituire le immagini da proiettare.

Il bilancio di Mendrisio

Il presidente della Società commercianti del Mendrisiotto Carlo Coen ieri pomeriggio ha partecpato a un incontro con i commercianti di Mendrisio. «È stato molto propositivo – ci dice –. Tra le richieste emerse ci sono quelle di aumentare da 30 minuti a un'ora le soste dei parcheggi del centro e l'organizzazione di mercatini con merce degli artigiani della zona». È inoltre stata evidenziata «l'importanza dell'unione, della conoscenza reciproca e dell'interscambio tra commercianti». Di spunti di lavoro, per il Municipio di Chiasso così come per l'Ufficio promovimento economico di Mendrisio, non ne mancano di certo.

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