Il progetto voluto da Agroscope, Wsl e Federlegno, mira alla produzione di circa 300 litri di grappa affinati in botti di legno ticinese
Un’idea del genere non poteva che nascere davanti a un buon caffè. Corretto. Una battuta, forse, fatto sta che proprio dall’unione d’intenti nascerà una grappa tutta ticinese. E quando si dice tutta, si intende anche il legno delle botti che serviranno ad affinarla. Legno, per dirla tutta, che – malgrado le proprie qualità, soprattutto nel campo del calore – è ancora considerato una neofita invasiva. È il legno di robinia che farà la sua parte nella produzione di questa particolare grappa. Da un paio di settimane, a Mezzana, è in funzione un distillatore mobile (lo si può vedere anche passando dalla strada cantonale). Strumento che, in questi giorni, sta creando – partendo dalle 3 tonnellate e mezzo di vinaccia di Merlot fornite da Mezzana – all’incirca 300 litri di grappa. In sostanza, quello appena descritto è il secondo modulo di un progetto che stanno realizzando Agroscope, Wsl e Federlegno.ch: ‘Dalla vigna alla grappa’. La prima fase – ci ha spiegato Mark Bertogliati dell’Istituto Wsl e capoprogetto – è stata invece definita ‘Dal bosco al legno’.
E anche in questo caso, geograficamente, non si è andati molto distanti. Per affinare la grappa, infatti, è stata fatta «una selrzione del legname di robinia idoneo e di qualità» che servirà a creare le botti (da 50 litri) che per 6 mesi conterranno il prodotto. Robinia prelevata nei boschi di Santa Margherita a Stabio. «Perché la robinia – ha evidenziato Danilo Piccioli di Federlegno – non è solo legname d’energia». Infatti – gli ha fatto eco Bertogliati – «è un validissimo legname d’opera» e non solo, essendo conosciuto anche per «la produzione di miele indigeno». I due moduli convoglieranno inevitabilmente in un terzo – quello finale che si concluderà a metà 2021 – il quale verterà «sulla divulgazione dei risultati» e allo stesso tempo sulla comprensione di «quale sarà il potenziale di questa grappa tutta ticinese». Così facendo sarà raggiunto il duplice obiettivo fissato a inizio processo: trovare nuove vie per la valorizzazione di legname indigeno e, al contempo, analizzare le qualità tecniche di grappe ticinesi invecchiate in legno di robinia della Svizzera italiana. Restando in attesa, a questo punto, di una degustazione.