Valle di Muggio

La Dispensa: promesse per 50mila franchi

La campagna di sottoscrizioni lanciata d'intesa con Comune ed Ente regionale per lo sviluppo ha salvato la Società cooperativa e i negozi

I negozi di Caneggio e Muggio non chiuderanno (Ti-Press)
26 giugno 2019
|

Stavolta nessuno si è tirato indietro. Dal semplice cittadino al piccolo (o grande) imprenditore, ciascuno ha fatto la sua parte. A unire una missione importante, soprattutto per la Valle di Muggio: lanciare un salvagente a La Dispensa, la cooperativa di consumo locale. E far così sopravvivere non solo i negozi di paese – due, uno a Muggio e l’altro a Caneggio e con funzione anche di agenzia postale –, ma la stessa anima della regione. Sarà che la gente di valle è dura a morire, ma alla fine non solo si è sanata la situazione finanziaria, rimettendo in sesto i bilanci – gli ultimi erano in rosso di quasi 30mila franchi –, si è pure restituito morale a chi ci crede da sempre e a chi lavora dietro al bancone (quattro dipendenti e un jolly). A rivelarsi vincente è stata l’intuizione di lanciare una campagna di sottoscrizioni. In effetti, in questa occasione tirare le somme è stato un piacere: acquisiti nuovi soci e altre 500 quote, ma soprattutto promesse per circa 50mila franchi, peraltro già onorate nella quasi totalità dei casi. L’idea nata dall’alleanza di Comitato, Comune ed Ente regionale per lo sviluppo del Mendrisiotto e Basso Ceresio, insomma, ho sortito un effetto, per certi versi, inaspettato. Ha permesso, sì di centrare l’obiettivo – anzi, di più –, ma allo stesso tempo ha risvegliato una passione (sopita in taluni) per i negozi di paese. Perché a crescere di recente sono stati anche gli affari.

Un esperimento sociale

«Questa iniziativa – ci dice, stupefatto, il sindaco di Breggia, Sebastiano Gaffuri – è andata oltre ogni più rosea aspettativa. L’obiettivo che ci si era prefissati – attorno ai 20mila franchi, ndr – quanto ad adesioni è stato abbondantemente superato. Possiamo parlare tranquillamente di successo». Che ci fosse la disponibilità a dare una mano da parte della popolazione di Breggia lo si era capito già dall’assemblea-incontro dell’aprile scorso a Lattecaldo, gremita come non mai. Ovvero nel momento stesso in cui il Comitato della Società cooperativa, guidato da Guerino Piffaretti, aveva fatto capire senza mezzi termini che la situazione era grave. L’appello sembra, però, aver toccato le corde giuste. «Di fatto – conferma il sindaco – le vendite sono aumentate e l’attaccamento verso La Dispensa si è rinsaldato». Ciò che più ha fatto piacere è vedere mobilitare pure gli stessi fornitori: dal panettiere al macellaio, ognuno ha preso le sue... quote. «A dimostrazione che la volontà di mantenere vive e aperte le botteghe nelle frazioni c’è – ribadisce Gaffuri –; e che i negozi generano un indotto, pure in valle».

Del resto, anche Comune ed Ente staranno ai patti: entrambi parteciperanno all’operazione, il primo con un contributo di 30mila franchi e il secondo con 30mila franchi a supporto di un piano di rilancio. In questo modo l’iniezione di ‘fiducia’, per finire, ammonterà, in totale, a 110mila franchi. «L’intenzione del Municipio – che siederà in Comitato con un rappresentante, il municipale Angelo Schimd, ndr – era quella di acquisire tante quote quante sarebbero state le adesioni, anche se non vi era un vincolo preciso. Visto il riscontro ottenuto, adesso dovremo valutare il da farsi». Nel frattempo, ci si gode il risultato che restituisce, per certi aspetti, un esperimento sociale decisamente riuscito. La valle, infatti, ha saputo reagire e fare quadrato, mostrando un interesse per la propria quotidianità, (che peraltro si sta ripopolando). Ma c’è di più, la campagna (che chiuderà a giorni) ha travalicato i confini della regione e del Distretto stesso.

Si può parlare di un esempio di risanamento in un ambito, quello delle cooperative di consumo, che un po’ ovunque faticano. Lo si è visto nel Mendrisiotto, dove si sono tentate varie vie. «Direi che il nostro può rappresentare un modello – annota il sindaco –. Ora resta da capire se lo possiamo replicare, anche in ...casa». C’è, in effetti, un’altra bottega in valle che potrebbe avere bisogno di ‘soccorso’: quella annessa all’osteria Furmighin a Sagno. Gaffuri già in aprile da queste colonne, aveva dichiarato che il discorso era aperto. Oggi, poi, c’è la dimostrazione che, a volte, volere è anche potere.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔