Mendrisiotto

Nel mondo dei samaritani

Dopo il convegno cantonale al Parco delle Gole della Breggia, conosciamo da vicino l'attività delle 51 sezioni attive in Ticino. In corso la colletta annuale

Asstm
8 settembre 2018
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La loro non è spesso una presenza in prima linea tra i partner delle ‘luci blu’, ma non per questo, nella catena del primo intervento, deve essere considerata meno importante. Le 51 sezioni di samaritani attive in Ticino per il tramite di 1’021 samaritani, di cui 64 monitori, organizzano, e a loro volta seguono, corsi e incontri informativi e di formazione durante tutto l’anno. «Il samaritano è quella persona che ha una formazione sufficiente per poter aiutare in qualsiasi momento una persona che può trovarsi nel bisogno, arrivando fino a salvarle la vita – spiega Tiziana Zamperini, presidente dell’Associazione sezioni samaritane Ticino e Moesano (Asstm), carica che ha assunto nel marzo dell’anno scorso, quando è subentrata a Nicodemo Cannavò –. Lo scopo delle sezioni sarebbe quello di riuscire a entrare in ogni nucleo familiare, facendo capire l’utilità di queste conoscenze e di esercitarle». Tra i temi trattati, giusto per fare un esempio, c’è quello della sicurezza. «Di fronte a un evento ci sono due possibili reazioni – continua la presidente –. Da una parte c’è chi resta in disparte per paura, dall’altra chi vuole intervenire. Ma per effettuare le operazioni di intervento deve innanzi tutto valutare adeguatamente i pericoli presenti sul luogo dell’evento, affinché possa operare evitando di mettere in pericolo la propria vita e quella di altri». Le varie tematiche legate al primo soccorso sono state approfondite e ripassate anche nel corso del convegno cantonale tenutosi a fine maggio nella cornice del Parco delle Gole della Breggia. «Oltre a fare passare una piacevole giornata ai samaritani – annota Zamperini – questo appuntamento, che si tiene ogni 5 anni, è un momento di incontro e scambio con i samaritani delle sezioni presenti sul territorio e, non da ultimo, guarda all’aspetto tecnico perché il monitore e l’istruttore supervisionano gli esercizi svolti per poi fornire un feedback, necessario per evidenziare i punti forti e i punti da migliorare». Durante l’appuntamento di maggio sono stati coinvolti, come figuranti, anche gli scout del Mendrisiotto e i pompieri di Chiasso. «Credo molto nella sinergia con gli altri enti presenti sul territorio. Nel caso specifico non abbiamo fatto un esercizio combinato, ma li abbiamo coinvolti per fare capire che ci siamo e sensibilizzare sulla nostra attività».

Dai bambini agli attivi

Con Tiziana Zamperini proviamo a conoscere meglio la figura del samaritano. Una figura tipicamente svizzera dato che negli altri Stati l’attività viene svolta sotto il cappello della Croce Rossa (di cui la Federazione svizzera samaritani è partner). Chi può diventare samaritano? «A partire dai 16 anni tutti – ci risponde –. Per diventare un samaritano attivo occorre seguire una formazione, anche teorica, che richiede complessivamente circa trenta ore». A livello sezionale, continua la nostra interlocutrice, «rientra tra i compiti del monitore mantenere aggiornati i samaritani attivi, affinché possano offrire presenza e intervento durante i servizi medico-sanitari (i picchetti, ndr)». L’Associazione ha deciso di dedicare un’attenzione particolare anche alle giovani leve. In cinque comuni ticinesi – Biasca, Bodio con Lodrino, Gordervio e Tenero-Contra e circolo della Navegna con Locarno e dintorni – è infatti stato creato il gruppo Help, affiliato a una sezione samaritana e dedicato ai giovani. Durante gli incontri, mensili, «le nozioni vengono trasmesse con i giochi – spiega ancora Tiziana Zamperini –. L’impegno e la curiosità che dimostrano i ragazzi nelle varie fasi dell’apprendimento dei primi soccorsi è molto gratificante e trasmette energia positiva. Loro sono il nostro futuro». Oltre ai gruppi Help, ha preso avvio anche il progetto samaritani scolastici, sostenuto dalla Rega, con la prima esperienza ticinese concretizzata nel 2017 dalla sezione di Biasca. Dopo aver trovato l’accordo della direzione, «sono stati scelti 9 allievi di seconda e terza media che, sull’arco di due anni, si impegnano nella formazione per essere pronti a intervenire durante le emergenze scolastiche». Le attività svolte dalle sezioni e dall’Asstm, per il tramite dei loro monitori, si rivolgono anche agli adulti con vari corsi, che possono essere consultati sul sito www.samaritaniticino.ch

Mancano i ricambi

L’Asstm è confrontata con un problema comune a tutti gli enti e associazioni: una certa difficoltà a coinvolgere nuove leve. «Fino a una quindicina di anni fa quasi ogni comune aveva la sua sezione samaritani – ricorda la presidente –. Oggi le sezioni o chiudono o si mantengono senza riuscire ad acquisire nuovi soci. Si fa fatica a trovare un ricambio, ma ci stiamo lavorando». Tra i motivi che hanno portato a questa situazione, Zamperini individua la trasformazione dell’attività del soccorritore volontario d’ambulanza con operatori professionali. «I samaritani svolgevano anche attività di ambulanza. La modifica legislativa ha fatto perdere smalto ai samaritani e, purtroppo, non c’è stato subito un intervento di attivazione e stimolo per far passare il messaggio che anche per i samaritani si tratta di un’attività di primo intervento». Il problema, comune in tutta la Svizzera, è attualmente oggetto di riflessioni a livello di Federazione svizzera dei samaritani. «L’acquisizione di nuove leve è una difficoltà sulla quale riflettere – sottolinea la presidente –. Da anni anche la figura del samaritano e del monitore richiede una maggiore professionalità, sia nella formazione iniziale sia nella continuità dello svolgimento della funzione. Infatti, per poter svolgere i servizi medico-sanitari è necessario mantenere la certificazione con una formazione continua di almeno 10 ore di esercizio all’anno». Nelle sezioni, inoltre, «convivono due anime: quella di formazione e servizio attivo e quella più sociale – precisa ancora Tiziana Zamperini –. Quest’ultima entra nelle strutture, come possono essere le case anziani, per portare momenti di svago come pranzi o attività ludiche».

La colletta di inizio stagione

Con l’inizio delle scuole, anche le sezioni samaritani riprendono la loro attività. Nel corso della prima settimana di settembre le sezioni sono presenti sul territorio per la tradizionale colletta annuale. Un appuntamento, conclude Tiziana Zamperini, «che permette di avvicinare la popolazione per mantenere marcata la presenza dell’attività della Sezione e di raccogliere fondi con la vendita di prodotti, soprattutto alimentari».

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