Mendrisio

Il dopo Croci a Mendrisio, il Plr non esclude il ballottaggio

(Benedetto Galli)
18 dicembre 2017
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A volte la storia si ripete. Capiterà anche per il dopo Croci? A poche ore dall’annuncio delle dimissioni da parte del sindaco di Mendrisio (cfr. ‘laRegione’ di oggi), è ancora presto per dirlo. Certo è che dalle parti del Plr cittadino non si esclude nulla, neppure la possibilità di andare al ballottaggio per il sindacato. Ventitre anni orsono, nel 1994, anche lo stesso Croci, raccolto il testimone a metà legislatura dal suo predecessore (e collega di partito, il Ppd) Pierluigi Rossi, se l’era vista con l’avversario del Plr, Renzo Bordogna prima di sedere al posto del capo dell’esecutivo. Nel 2018 a ritrovarsi spalla spalla davanti all’elettorato potrebbero essere su un fronte Marco Romano, da un po’ indicato come il ‘delfino’ del sindaco uscente, sull’altro uno dei due municipali liberaliradicali, il vicesindaco Samuel Maffi e Samuele Cavadini. Salvo poi dover allargare il confronto ad altri aspiranti. Tiziano Calderari, presidente della sezione Plr di Mendrisio, dal canto suo frena. «Il partito – ci dice – ne discuterà nei prossimi giorni. In fondo abbiamo appreso la notizia sabato. In ogni caso, prima ne parleremo con i nostri due municipali per ragionare sulla loro disponibilità, poi trarremo le nostre valutazioni, anche sul piano politico». È indubbio che i liberaliradicali osserveranno da vicino pure le mosse degli altri gruppi, a cominciare dal Ppd. E viceversa.

«Sia chiaro – ribadisce Calderari – le premesse ci sono. Possiamo contare su due municipali con le carte in regola per fare il sindaco: hanno esperienza politica –Maffi è nell’esecutivo da due legislature, Cavadini prima di affiancare il collega nel 2016, è stato in Consiglio comunale e in Gran consiglio, ndr –, oltre che competenze professionali. In altre parole, sono pronti». La tentazione, insomma, nel Plr c’è. Anche perché il passaggio di testimone alla guida della città coinciderà con un diverso approccio alla cosa pubblica, a fare da sfondo l’esigenza di portare a compimento il percorso iniziato con l’aggregazione a dieci. Nel frattempo, s’inizia a scrivere un nuovo nome nel panorama mendrisiense, quello di Paolo Danielli, capogruppo Ppd nel legislativo e primo subentrante sulla lista per il Municipio. Per completare la fotografia istituzionale, una volta ufficializzato il ritiro di Croci, bisognerà pazientare un altro po’.