Interrogazione chiede lumi al Municipio di Val Mara sul collegamento dei richiedenti l'asilo al Park Hotel che ha fatto tanto discutere
“Da quanto tempo il Municipio era a conoscenza del possibile collocamento di persone richiedenti l’asilo al Park Hotel di Rovio? E che passi ha intrapreso non appena la notizia si è diffusa in paese nei confronti delle Autorità/dei Servizi cantonali preposti? Il proprietario del Park Hotel è ancora in possesso di tutte le autorizzazioni per esercitare come albergatore? Siccome la struttura è oramai chiusa da 5 anni, in che modo di recente il Municipio ha verificato l’idoneità dei locali (cfr. art. 8 della Lear)? Gli attuali lavori di ristrutturazione in corso nell’albergo beneficiano di una licenza edilizia concessa recentemente dal Municipio oppure possono essere eseguiti senza alcuna licenza?”: sono le prime quattro domande contenute nell’interrogazione presentata da Salvatore Bruno, consigliere comunale del Gruppo Lega–Udc Val Mara.
Un’interrogazione che ricorda le voci che da oltre un mese circolavano in paese, prima della conferma, sul possibile collocamento di richiedenti l’asilo nella struttura alberghiera del Park Hotel a Rovio, che, fino alla sua cessione dell’attività nel 2017, era una delle strutture alberghiere più importanti della regione e beneficiava di un'ottima reputazione, nonché operava con successo da svariati decenni. Bruno richiama anche “la tradizione turistica centenaria, legata in particolare al Monte Generoso la cui cima si trova proprio in territorio di Rovio e ha un tessuto ricettivo ben funzionante composto anche da molte case di vacanza. Proprio per questa ragione, è stata istituita una zona specificamente pianificata per l'attività alberghiera sui fondi dove sorge il Park Hotel”. Il consigliere comunale chiede se la nuova attività promossa dai proprietari del Park Hotel sia ancora compatibile con la licenza edilizia accordata a suo tempo e se non occorra un cambio di destinazione d’uso dell’immobile. L'interrogazione vuole conosce il parere del Municipio di Val Mara sul futuro dell’attività alberghiera.