Il Municipio cittadino non intende riaprire lo stabilimento, che necessita una importante manutenzione
Un nuovo comitato intende lottare contro la chiusura della piscina di Carona, e lancia una petizione pubblica. Il Municipio di Lugano, come noto, intende tenere chiuso l'impianto, che necessita di una importante ristrutturazione, nell'attesa che vengano evasi i ricorsi contro la modifica del Piano regolatore, che hanno fermato il progetto di ‘Glamping’ affidato al Touring club svizzero.
Un primo incontro si era svolto lo scorso 6 febbraio all’Hotel Pestalozzi di Lugano, presenti molti cittadini, sia privatamente che come rappresentanti di associazioni, la maggior parte dei quali non residenti a Carona. L'intento è quello di far cambiare idea al Municipio di Lugano. Battaglia che ora viene portata avanti da un nuovo gruppo. “Il comitato allargato si pone al di là delle divergenze tra favorevoli e contrari al Glamping TCS e trova tutti d’accordo nel considerare sbagliata la decisione dell’Esecutivo dello scorso 17 ottobre. Si ricorda che, nonostante la città, al momento dell’aggregazione, abbia assunto l’impegno preciso di valorizzare la piscina e di garantirne la piena efficienza, lo scorso ottobre il Municipio ne ha decretato la chiusura a causa dei costi di manutenzione” recita un comunicato stampa, dove viene pure criticato l'atteggiamento del vicesindaco Roberto Badaracco. “Attribuire questa decisione ai ricorsi, come dichiarato da Badaracco è ritenuto un atto irresponsabile e ricattatorio, che rischia di compromettere definitivamente l’utilizzo della piscina. I ricorsi, infatti, rappresentano uno strumento del processo democratico, volto a garantire il rispetto delle norme e la trasparenza nelle decisioni pubbliche, assicurando che le scelte urbanistiche avvengano nel rispetto dell’interesse collettivo e delle leggi vigenti”.
Il neocostituito comitato, riunitosi venerdì 14 febbraio, sta organizzando una serie di azioni volte a sensibilizzare l’Esecutivo e spingerlo a modificare la sua decisione. Si pone anche l’obiettivo di fare in modo che il parco della piscina di Carona resti aperto e accessibile alla popolazione tutto l’anno. “Le spese per il suo mantenimento vanno considerate un investimento per il benessere collettivo”.
Oltre al lancio di una raccolta firme, il comitato chiederà un incontro con il Municipio per cercare, in tempi brevi, una soluzione condivisa.
Per aderire al comitato e/o far parte del gruppo di lavoro scrivere una e-mail a comitatopiscinacarona@gmail.com mentre la petizione è firmabile sul sito act.campax.org.