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Carabbia, lanciata raccolta firme contro la nuova antenna 5g

Un colosso di 40 metri dovrebbe sorgere nei pressi del quartiere di Lugano, ma i cittadini vogliono opporsi

Diciamo che non gioverebbe al panorama
29 novembre 2024
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Un’antenna telefonica di 40 metri, «la seconda più grande dopo quella del San Salvatore», sta scaldando gli animi tra i cittadini del quartiere luganese di Carabbia. Contro quest’antenna, la cui domanda di costruzione è stata depositata lo scorso 18 novembre, gli abitanti del quartiere stanno raccogliendo le firme per manifestare il proprio malcontento alle autorità cittadine. Sarebbero in preparazione anche alcune opposizioni formali individuali, messe a punto da coloro che quest’obelisco se lo ritroveranno proprio davanti a casa. «Noi vogliamo lanciare un segnale – ci spiega Valeria Gilardi Vanzulli, abitante di Carabbia e promotrice della petizione –, e non perché siamo dei fanatici contro il 5g. In questo quartiere abbiamo due strade, ovunque vai te la trovi davanti. Riteniamo sia sproporzionata e irrispettosa, e che vada trovata un’altra soluzione. Non si può solamente guardare ai dati di copertura, ma bisogna considerare anche quello che sono anche i valori delle persone e dei luoghi». Valori che sembrano condivisi anche dalla comunità, dato che in pochi giorni sono già state raccolte 200 firme (su un totale di 600 abitanti).