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Maxicontrollo ai locali notturni, ‘gerenti avvisati prima’

Il consigliere comunale Omar Wicht denuncia una fuga di notizie in un'interpellanza, ma uno dei gestori coinvolti nega

C’è davvero una talpa?
(Ti-Press)
13 novembre 2024
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È stata un serata turbolenta quella trascorsa dagli avventori della movida luganese lo scorso fine settimana, nella notte tra sabato 9 e domenica 10 novembre. Una massiccia operazione di polizia ha infatti riguardato quattro esercizi pubblici, tra i quali due locali notturni, nella quale sono state controllate quasi 400 persone. Qualcuno però denuncia una fuga di notizie: il consigliere comunale di Lugano Omar Wicht ha infatti presentato al Municipio un’interpellanza, nella quale sostiene che i gestori siano stati avvisati anticipatamente dell’arrivo delle forze dell’ordine.

“Da alcune fonti mie personali – scrive Wicht nell’interpellanza –, sono venuto a conoscenza che, di questo intervento di polizia, se ne era già al corrente la sera prima. All’ingresso dei vari locali, si avvisavano gli avventori che il giorno dopo ci sarebbero stati dei controlli”. Una presa di posizione fortemente contestata da uno dei gerenti dei locali coinvolti da noi contattato, che dichiara: «Ci abbiamo rimesso dei soldi, se lo avessimo saputo non avremmo neanche aperto».

‘Ci toccherà ridare i soldi’

Nell’interpellanza, il consigliere leghista, oltre a chiedere maggiori dettagli sui risultati dell’operazione, si rivolge poi alla Polizia di Lugano domandando se “visto che la sera prima si vociferava del controllo, non pensa che ci sia stata una fuga di notizie?”, e ancora: “La sera prima c’erano dei pienoni e il giorno delle retate era tutto immacolato... Non sembra strano?”. «Quella sera c’erano 5mila persone a San Martino – replica il gerente –. A Lugano c’era la gente che c’era, niente più niente meno».

«Quando la polizia è arrivata avevamo già incassato i soldi dei tavoli e dei biglietti. Gli agenti sono arrivati alla una, hanno fatto accendere le luci, spegnere la musica, e hanno fatto controlli per quattro ore. Avessimo saputo dell’intervento non avremmo incassato i soldi, che adesso ci toccherà ridare. È un bel disagio» conclude.

Tra i controllati, anche sei minorenni

L’operazione ha visto la Polizia cantonale in stretto coordinamento con la Polizia Città di Lugano, supportata a sua volta da agenti di altre Polizie comunali (Ceresio sud, Chiasso, Vedeggio, Locarno, Mendrisio, Ceresio nord, Malcantone ovest e Malcantone est), gli specialisti dell’Ufficio federale della Dogana e della sicurezza dei confini, i collaboratori dell’ispettorato del Laboratorio cantonale e i collaboratori dell’Ufficio dell’Ispettorato del lavoro. Sono stati controllati 345 avventori e 35 dipendenti. Tra gli avventori dei locali notturni vi erano sei minorenni e sono state riscontrate tre infrazioni per falsità in certificati.

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