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Undici immobili del Comune di Campione d’Italia all’asta

La base è stata fissata a 18 milioni e 180mila franchi. Le entrate serviranno a pagare i debiti dell’Organo straordinario di liquidazione

Il Consiglio comunale si riunirà il 1° ottobre
(Ti-Press)
29 settembre 2024
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La base d'asta per undici immobili di proprietà comunale è stata fissata a 18 milioni e 180mila franchi. Le entrate serviranno per pagare i debiti dell'Organo straordinario di liquidazione cui compete l'estinzione della massa passiva – accumulata dal Comune di Campione d'Italia dal primo gennaio 2015 al 31 dicembre 2020 – che, dagli iniziali 19 milioni e 173mila euro, si è dimezzata, dopo che oltre la metà dei debiti è già stata pagata.

Risanare il debito entro fine 2024

Undici gioielli di famiglia da “consegnare all'Organo straordinario di liquidazione al fine di consentire allo stesso di attivare le procedure più opportune per la vendita necessaria a risanare la posizione di debito entro la fine dell'anno 2024” si legge nella delibera della giunta municipale portata all'approvazione del Consiglio comunale convocato per martedì 1° ottobre in seduta straordinaria.

Di tre degli undici immobili alienabili si parla dal 2018, gli altri otto sono stati individuati nei mesi scorsi dall'Ufficio tecnico comunale. I tre gioielli di famiglia che nonostante numerosi tentativi il Comune non è riuscito a vendere, anche se il costo a base d'asta si è abbassato, e non di poco, sono: un terreno edificabile in via per Arogno, nella zona del campo sportivo per il quale inizialmente occorrevano 1,1 milioni di franchi, ora sono sufficienti 880mila franchi; Villa Mimosa che valutata 4 milioni e 500mila franchi nel 2018 ora la si può aggiudicare con 2 milioni e 960mila franchi; comparto R1-R1 nella zona del porto, il pezzo più pregiato va all'asta con un costo di 10 milioni e 240mila franchi, rispetto agli iniziali 13 milioni di franchi. I nuovi immobili alienabili sono la Casaccia (stazione di partenza dell'ex funivia) a 2,5 milioni di franchi; ex fornace ‘Sass Margon’: 530mila franchi; ex fornace ‘Rosa Fresca’: 300mila franchi e cinque appartamenti, attualmente non occupati, con quotazioni che vanno da 115mila a 200mila franchi.

All'ordine del giorno della seduta del Consiglio comunale un tema caldo quale ‘Bilanci dell'Azienda turistica’ sciolta nel 2018 a seguito del dissesto finanziario del Comune.