A bordo del velivolo diversi chilogrammi di mirtilli, lamponi, insalata, fichi e piante soggetti a obbligo di controllo di importazione o vietati
Non ha un funzionato, evidentemente, il vecchio adagio "ditelo con un fiore" nel caso di un volo in arrivo dagli Stati Uniti che di fiori, e non solo, ne trasportava tanti, ben 4 chili, ma tutti soggetti al divieto di importazione o all'obbligo di controllo di importazione, oltre che a quello di essere accompagnati da un certificato fitosanitario.
Al controllo doganale effettuato all'aeroporto di Agno dagli agenti dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (Udsc) i tre passeggeri a bordo del velivolo, proveniente dagli Stati Uniti, hanno inizialmente dichiarato di non trasportare merci.
Dopo una trentina di minuti, il dipendente di uno degli uomini presenti a bordo si è presentato in aeroporto sostenendo di dover prelevare un oggetto dimenticato a bordo del velivolo dal suo datore di lavoro. Gli agenti dell’Udsc hanno proceduto a un secondo controllo doganale del dipendente e della crew dell’aereo, che ha evidenziato l’omessa dichiarazione di frutta, verdura e fiori recisi. Nello specifico, oltre ai suddetti fiori, anche una ventina di chili tra mirtilli, lamponi, insalata, fichi freschi.
Secondo le disposizioni in vigore, alcune piante, parti di piante fresche o frutta sottostanno al divieto d’importazione oppure all’obbligo di controllo all’importazione e devono essere munite di un certificato fitosanitario. Dal primo settembre, questo elenco è stato aggiornato aggiungendo nuove specie. La merce intercettata ad Agno è stata distrutta in base alle disposizioni dell’Ufficio federale dell’agricoltura (Ufag).
Dal 1° settembre 2024 è vietata l’importazione da tutti i Paesi di determinate piante alloctone invasive tra cui la buddleja, il lauroceraso, la palma di Fortune (palma ticinese) o la paulownia. L’elenco è disponibile nell’ordinanza del 10 settembre 2008 sull’emissione deliberata nell’ambiente.