La Polizia cantonale ‘costretta’ a diramare un avviso di persona scomparsa: i motivi della decisione
Un avviso di persona scomparsa sui generis quello diramato lunedì dalla Polizia cantonale. Si parlava di un uomo di 44 anni, domiciliato a Locarno, che aveva fatto perdere le sue tracce. Nel vero senso della parola considerato, come riportato da ‘Ticinonews’, che era un carcerato dello Stampino.
Il detenuto era poi stato rintracciato, fermato e di nuovo incarcerato in serata, tanto che sono in corso accertamenti per eventuali comportamenti di rilevanza penale durante l'assenza dalla Sezione aperta della struttura luganese.
Perché l'avviso? La polizia, su richiesta del portale online, ha spiegato che il discorso va posto su un piano differente. In termini generici, gli avvisi di scomparsa vengono fatti su richiesta dei familiari. La procedura utilizzata, in linea generale, è sempre la stessa: quando i familiari formalizzano una scomparsa, determinando l’avvio delle ricerche, “compilano un formulario contenente le informazioni necessarie, dalle indicazioni anagrafiche al contesto in cui si è verificato l’allontanamento”. Con l’avvio delle ricerche, l’avviso viene diffuso alle pattuglie delle forze dell’ordine dislocate nel Cantone e ai valichi “affinché tutto il territorio di ricerca venga coperto”. Vi è però anche la possibilità di richiedere una diffusione pubblica da parte dei media. Possibilità, quest’ultima, che è stata richiesta nel caso in questione. È quindi da immaginare che al non ritorno in carcere si sia sommata la preoccupazione dei familiari.