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Lugano tende la mano ai giovani

Il Consiglio comunale approva la proposta avanzata da Il Centro e sottoscritta da mezzo legislativo. Municipio chiamato a elaborare un piano dell'offerta

Tante proposte che mirano anche a coinvolgere i giovani nell’offerta di tempo libero
(Ti-Press)
24 giugno 2024
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Le esigenze dei giovani di Lugano saranno prese maggiormente sul serio. Tanto che il Municipio è chiamato a licenziare un credito per elaborare un Piano dell’offerta giovanile durante il tempo libero e di aggiornare periodicamente (almeno una volta per legislatura). Così ha deciso stasera il Consiglio comunale. In apertura di seduta, la prima cittadina Benedetta Bianchetti, però, ha voluto ricordare il disastroso nubifragio che ha colpito la Mesolcina, nella notte tra venerdì e sabato, in particolare Sorte, la frazione di Lostallo. Bianchetti, a nome del legislativo, ha manifestato vicinanza alla popolazione della zona e ha proposto di devolvere il gettone di presenza dei consiglieri comunali, quale gesto di solidarietà.

Passiamo ora al piatto forte: occorrerà informare sulla situazione degli spazi al chiuso e all’aperto a disposizione dei giovani, sulle attività destinate a loro, sulle associazioni aperte, sui lavori del Consiglio cantonale dei giovani, e su ciò che si vuole fare per migliorare la situazione. Inoltre, andrebbero pure profondamente ripensate le modalità di comunicazione degli eventi, utilizzando meglio i canali dei social network o creando un’applicazione informatica di facile lettura scaricabile sul telefonino. Queste sono solo alcune delle suggestioni contenute nella mozione, sottoscritta da 27 consiglieri comunali, che scaturisce da un sondaggio promosso dei giovani del Centro – Città di Lugano hanno che hanno allestito un questionario articolato in 27 domande, che è stato proposto a circa 600 giovani di Lugano (16-30 anni), da metà maggio a metà giugno del 2022. Una mozione votata dal Consiglio comunale. Dal canto suo, Paolo Beltraminelli, primo firmatario, ha sottolineato un passaggio del rapporto della Gestione, che “non mette l’accento sull’offerta di “prodotti” - non sta qui il vero problema - ma sulla messa a disposizione di spazi, sulla presenza di luoghi, aperti o chiusi, che permettano ai giovani di organizzare autonomamente momenti del proprio tempo libero, favorendo occasioni di incontro, aggregazione, socializzazione”.

Parzialmente accolta, invece, la mozione che ha chiesto di licenziare un credito per elaborare una ristrutturazione del Dog Park di Pregassona. Quell’area verrà in parte dismessa, nell’ambito dei lavori di rinaturazione del fiume Cassarate, previsti nel 2025, occorre dunque che l’esecutivo si adoperi per trovare un’altra zona da destinare ai cani. La stragrande maggioranza del legislativo ha incaricato l’esecutivo di migliorare la manutenzione e a trovare un altro luogo, quando verrà dismessa l’area. Non è per contro stata accolta la mozione che chiede alla Città di Lugano di mettere fine a promozioni, contributi e assistenza a favore dello sviluppo, del commercio e dell’utilizzazione di criptovalute private e a rinunciare al “Protocollo d’intesa per una collaborazione strategica” siglato con Tether. Le considerazioni critiche snocciolate dal Jasmine Altin, Nina Pusterla e Danilo Baratti non sono state raccolte dalla maggioranza del Consiglio comunale che ha bocciato la mozione con 22 voti contrari. Dal canto suo, il sindaco Michele Foletti ha preso la parola per difendere il Plan B, precisando che la cattiva reputazione di Lugano è stata creata dalla finanza tradizionale.

Approvate poi tre richieste di credito: una ammonta a 1,9 milioni di franchi per finanziare l’impianto di trattamento di emergenza per la produzione di acqua potabile e le opere annesse in zona Ronchetto a Lugano-Molino Nuovo; le seconda è di 580’000 franchi per completare lo stradario cittadino, normalizzare e riordinare le aree di circolazione e realizzarne di nuove rinominate, nonché per sostituire la segnaletica obsoleta; la terza 480’000 franchi per il progetto di monitoraggio e di manutenzione del patrimonio culturale diffuso della Città. Si tratta di 44 opere che richiedono un intervento di restauro straordinario a breve e medio termine. Parallelamente, si programmeranno gli interventi di manutenzione ordinaria per la gestione di altre 172 oggetti di rilevanza, che saranno attuati da personale interno appositamente formato.

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