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Muzzano e Sorengo verso un istituto scolastico unico

La convenzione è attesa entro fine anno. Intanto, già da settembre i bambini del paese affacciato sull’omonimo laghetto sederanno ai banchi dei vicini

I due Comuni si affacciano entrambi sul laghetto di Muzzano
(Ti-Press)
11 giugno 2024
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Sempre meno bambini a Muzzano. E le conseguenze iniziano a farsi sentire. Le Elementari verranno infatti chiuse a causa del numero troppo esiguo di allievi. Da settembre gli scolari andranno a scuola in un altro comune: Sorengo. Entrambi i legislativi si riuniranno questa sera per la prima sessione ordinaria del Consiglio comunale e discuteranno dei due messaggi municipali, riguardanti il progetto di convenzione per il trasferimento dei bambini da un istituto scolastico all’altro.

Sempre più allievi alle scuole private

La chiusura e il trasferimento delle scuole non è solo legata a un calo demografico come ci specifica Verena Hochstrasser, sindaca di Muzzano: «Se fino a vent’anni fa c’erano tra i 30 e i 35 bambini domiciliati a Muzzano, adesso non ce ne sono così tanti e quelli che vanno alla scuola elementare sono solo una quindicina. Bisogna anche tenere in considerazione che altri sette-otto bambini frequentano le scuole private. In questo modo il numero di iscritti è veramente ridotto all’osso e purtroppo non è pensabile mantenere la scuola aperta per così pochi allievi. A partire da settembre, se tutto va come deve e ci sarà il via libera da parte dei due legislativi, i quindici allievi rimasti andranno a Sorengo».

Solo una sezione della scuola dell’infanzia potrebbe rimanere a Muzzano

La situazione per quanto riguarda la scuola dell’infanzia, invece, per ora è ancora stabile anche se ci sono delle novità in vista per il futuro: «Abbiamo ancora i numeri, ma per il futuro l’obiettivo è di costituire un istituto unico comprendente scuole dell’infanzia e scuole elementari di Muzzano e di Sorengo. L’obiettivo è di mantenere una sezione della scuola dell’infanzia a Muzzano e il resto a Sorengo. Questo però è l’intento finale della convenzione che elaboreremo entro fine 2024».

Le discussioni delle prossime sedute del Municipio riguarderanno anche gli spazi che da metà giugno rimarranno vuoti dal fragore dei bambini intenti ad apprendere le basi della conoscenza: «Lo stabile sarà fonte di discussioni per raccogliere idee che prima valuteremo all’interno del Municipio e in seguito anche con il coinvolgimento del legislativo. Una volta chiarita la convenzione con Sorengo, dovremo decidere la nuova destinazione dello spazio; per il momento ci sono già diverse idee sul piatto, ma non vorrei sbilanciarmi perché ancora non sappiamo cosa è effettivamente realizzabile».

Un paese meno attrattivo

Non solo i bambini, ma anche le famiglie latitano a Muzzano e il comune risulta essere sempre di più una zona dormitorio, un fatto che preoccupa anche la sindaca: «Da una parte sicuramente c’è una mancanza di servizi extrascolastici, ma bisogna ricordare che si tratta pur sempre di un comune di poco più di 800 abitanti; dall’altra parte vediamo che in questi anni c’è un grande movimento di popolazione che però si installano sul nostro territorio solo per pochi anni e poi cambiano comune. Il nostro sta diventando un comune di transito. Per di più non abbiamo delle palazzine con appartamenti a disposizione per chi si vuole insediare, ma sono quasi tutte case di proprietà che al momento rimangono ancora in mano ai proprietari. Lo si nota soprattutto in estate quando la gente va in vacanza e a Muzzano non c’è più nessuno».

Aggregazioni no, collaborazioni sì

Per risolvere questa situazione critica, nove anni fa tra Muzzano e Collina d’Oro si erano intavolate, con il benestare del Cantone, delle trattative per l’aggregazione, che fu però bocciata nel 2019 dalla popolazione di entrambi i comuni affacciati sul laghetto di Muzzano. In vista non c’è nessuna aggregazione, ma questa è una possibilità che Hochstrasser non esclude del tutto per il futuro: «È sicuramente una discussione che bisognerà riprendere, ma per la legislatura 2024-28 non è stato pianificato nulla di simile. Per il momento continueremo a collaborare con i Comuni limitrofi così come facciamo appunto con Sorengo».

Gli altri temi in discussione stasera

Se da una parte a Sorengo i temi sul tavolo questa sera sono di normale amministrazione, dall’altra, a Muzzano, si discuterà anche della sistemazione delle strade e delle sottostrutture. Il legislativo si chinerà sull’approvazione del progetto definitivo, con richiesta di credito annessa di 908mila franchi, per il risanamento delle infrastrutture comunali in via alla Fontana e in via alla Piana; l’inizio dei lavori, nei quali verranno sistemate la canalizzazione, la pavimentazione e l’illuminazione pubblica, è previsto per l’autunno 2024 e dureranno circa cinque mesi. Sul tavolo, sempre a Muzzano, ci sarà anche un credito di 640mila franchi riguardante il rifacimento generale della via Brusada, un lavoro che rientra nell’ambito di risanamento strutturale della tratta autostradale a seguito del rifacimento del muro di sostegno del sedime autostradale, pianificato dall’ufficio federale delle strade, nel corso del mese di novembre di quest’anno.