Si terrà dal 4 al 7 settembre del 2025 una rievocazione storica della gara automobilistica andata in scena nell’enclave nel 1937 e ancora nel 1946
La rinascita di Campione d’Italia passa (anche) dal suo passato. Una storia di ombre e luci, e fra quest’ultime diversi aspetti certamente glamour e di richiamo. A cominciare dalla gara di automobilismo che si è tenuta per la prima volta nel 1937, e poi per una seconda e ultima nel 1946, famosa per essere stata il “circuito cittadino più piccolo del mondo”, come veniva definito da appassionati e addetti ai lavori. Ora, dagli archivi e dai ricordi di ormai poche persone, una grande rievocazione storica in programma dal 4 al 7 settembre del 2025 promette di far rivivere l’ebbrezza dei tempi che furono all’enclave.
«Non sarà un evento sportivo, ma una kermesse storica a tutti gli effetti» ha spiegato Ermanno De Angelis – cofondatore di Victorious, ente organizzatore della manifestazione, nonché vicepresidente dell’Automobile Club Lugano Classic – durante la conferenza stampa di presentazione, tenutasi mercoledì alla sala consiliare di Campione. «Desideriamo riproporre anche l’atmosfera di quel periodo: nel vestiario, nelle attrezzature, nei box». Ma protagoniste indiscusse saranno loro, le auto. Rigorosamente d’epoca. «Ci aspettiamo un centinaio di equipaggi», l’auspicio di De Angelis. Le vetture più datate del 1946 saranno accettate d’ufficio, mentre quelle successive saranno selezionate. A breve verranno aperte le iscrizioni.
Il percorso sarà simile a quello di una volta e sarà poco più lungo di un chilometro, 1’116 metri per la precisione. Dal casinò e dalla vicina casa comunale si snoderà attraverso due tornanti, quattro curve veloci, due brevi rettifili e persino un passaggio in tunnel, lambendo anche il lungolago. Le auto partecipanti alla gara verranno suddivise in diverse batterie, con partenza scaglionata venti minuti l’una dall’altra. «Campione ricorda un po’ Monte Carlo – l’osservazione di De Angelis –, in piccolo naturalmente. Ma anche la brevità del tracciato non deve far pensare che sia meno selettivo di altri, anzi. In passato ha dato del filo da torcere ai campioni dell’epoca proprio per le difficoltà del circuito». Nel 1937, di fronte a un pubblico globale di circa 15’000 persone, sul podio salirono tre Maserati. A vincere fu Giovanni Rocco (guidando una Maserati 6CM), mentre altri partecipanti di spessore furono Carlo Felice Trossi, autore del giro più veloce in assoluto, Franco Cortese, Piero Dusio e Giovanni Lurani.
Passati la Seconda Guerra Mondiale e la dittatura fascista, il circuito risorge nel 1946, stavolta rivolta alle classi 750 e 1’100 cmc, a differenza di un decennio prima quando gareggiavano le 1’500 cmc. Nella categoria minore, articolata su trenta giri, corrono piloti come Franco Cortese e Sesto Leonardi, che sarà decretato vincitore, mentre a vincere dopo quaranta giri l’altra categoria sarà Alberto Comirato su Fiat. Il partecipante più noto della gara, ritiratosi per problemi meccanici, ci fu anche Tazio Nuvolari, grande campione che ha collezionato oltre 170 vittorie fra moto e auto durante gli anni Venti e Trenta. «Sebbene quella del ’46 sia stata l’ultima edizione, a Campione si sono susseguite poi una serie di concorsi e altre manifestazioni legati ai motori», ha sottolineato De Angelis.
«C’è sempre stato un connubio fra Campione e i motori – la conferma del sindaco Roberto Canesi –. È stato quindi per noi naturale l’entusiasmo nei confronti di questo progetto, che ci permetterà di riprendere una tradizione e un legame già esistente col territorio». A supportare l’evento è anche Lugano, in virtù anche delle previste ricadute positive sul settore alberghiero e turistico in generale. In rappresentanza della Città Fabio Schnellmann ha evidenziato quanto l’automobilismo, così come la motonautica, siano sentiti dalla cittadinanza. E proprio a Lugano farà tappa una parata di auto d’epoca in programma il 5 settembre. Veicoli che sarà comunque possibile ammirare anche in un’esposizione a cielo aperto nell’enclave.