‘È certo che i toccamenti sessuali ci sono stati’

È stato condannato a una pena di 24 mesi sospesa per due anni, l'uomo che tra il 2017 e il 2019 aveva abusato del figliastro disabile. Lo ha deciso questa mattina la Corte delle Assise correzionali di Lugano. Il giudice Amos Pagnamenta, predisponendo per l'uomo anche il divieto di svolgere attività, lavorative o meno, che coinvolgano minori. Il 71enne attualmente è pensionato, e dopo l'arresto, avvenuto nel 2021, si è trasferito in Tailandia. La sentenza si allinea dunque alla richiesta di pena espressa ieri dalla procuratrice pubblica Anna Fumagalli. Non ha convinto dunque la tesi del difensore Niccolò Giovanettina, che pur riconoscendo l'inappropriatezza degli atti compiuti dal suo assistito, affermava come questi fossero in buona fede, senza scopi sessuali. «È certo che i toccamenti ci siano stati – ha affermato il giudice –, e il fatto che siano avvenuti sopra gli indumenti non li rende meno sessuali. Gli intenti e le ragioni per cui lo abbia fatto sono irrilevanti, il reato c'è stato. E se davvero avesse voluto alleviare il disagio del giovane, avrebbe potuto fare molte altre cose».

Esentata dalla pena invece la madre del ragazzo, come richiesto dalla sua patrocinatrice Maricia Dazzi, pur essendo stata riconosciuta colpevole di favoreggiamento per non aver denunciato i fatti alle autorità subito dopo esserne venuta a conoscenza. Alla donna infatti è stata riconosciuta la difficile situazione in cui si trovava, sotto la minaccia di vedersi revocare il permesso di domicilio, e la dipendenza economica, emotiva e psicologica dall'ex marito. Il fatto poi che si sia subito adoperata per fare in modo che il figlio non rimanesse più solo con il patrigno, ha costituto un'attenuante. Entrambe le parti hanno dichiarato che non ricorreranno in appello.