Presentata a Massagno la pubblicazione sul tema della rianimazione cardiocircolatoria, con tanto di testimonianze e aneddoti
“Con la mano sul cuore”: è il titolo del libro edito dalla Fondazione Ticino Cuore e presentato nell’aula magna delle Scuole elementari di Nosedo a Massagno. La pubblicazione raccoglie fatti, testimonianze e aneddoti attorno al tema della rianimazione cardiocircolatoria degli scorsi decenni in Ticino: che cosa è stato fatto? Come e con chi? In che modo si è giunti a salvare sempre più persone da un infarto o arresto cardiaco, posizionando questo Cantone in testa a molte altre realtà nazionali e internazionali?
A quasi vent’anni dalla sua nascita, la Fondazione Ticino Cuore tratteggia una storia caratterizzata da altruismo e coraggio, ma anche da tenacia e metodo. Lo fa incontrando alcuni protagonisti che hanno contribuito in prima persona a fare la storia di questo capitolo della medicina in Ticino: una quindicina di professionisti molto noti e altrettante persone meno conosciute, ma di fondamentale importanza. Stiamo parlando di quegli “eroi quotidiani” che sono i soccorritori occasionali, i membri della rete “First Responder” (poliziotti, pompieri, guardie di confine, comuni cittadine e cittadini): i cosiddetti “Cavalieri del Cuore”. L’autore Claudio Benvenuti e l’autrice Claudia Lafranchi hanno riorganizzato il materiale emerso in numerose interviste, dando forma a sei capitoli principali, illustrati da due giovani artiste e introdotti da una riflessione filosofica di Francesca Rigotti.
L'autore Claudio Benvenuti, dopo varie esperienze professionali in ambito anestesiologico, della medicina d’urgenza e al Dipartimento della Sanità e Socialità del Canton Ticino, dal 2006 collabora con la Fondazione Ticino Cuore dove riveste il ruolo di direttore. Dal 2003, Benvenuti lavora al 20% per il Dipartimento economia aziendale, sanità e socialità della Supsi, dove si occupa di insegnamento nell’ambito della gestione sanitaria ed è responsabile del corso di Diritto sanitario. Nel 2012 è stato nominato professore aggiunto. Oltre alle attività di direzione, partecipa attivamente ai diversi progetti di ricerca nell’ambito delle malattie cardiovascolari con particolare riferimento alla tematica dell’arresto cardiaco. L'autrice Claudia Lafranchi, laureata in letteratura e linguistica all’Università di Ginevra, ha lavorato per alcune istituzioni culturali e accademiche in Ticino (Edizioni Casagrande, Università della Svizzera italiana, Politecnico federale di Zurigo, Fondazione Monte Verità, Compagnia Finzi Pasca e latre). Attiva nel settore della comunicazione, si occupa in particolare di redazione, revisione linguistica (editing) e traduzioni, oltre a marketing, relazioni pubbliche istituzionali e con i mass media. Ha curato la pubblicazione di alcuni libri (letteratura, saggistica, storia locale). Dal 2021 lavora per l’Accademia Teatro Dimitri (Suspi).
La Fondazione Ticino Cuore è ormai un punto fermo nel panorama della sanità locale, nata dalla collaborazione della Federazione cantonale ticinese servizi autoambulanze e del Cardiocentro Ticino. Il suo obiettivo è quello di garantire un intervento rapido in caso di arresto cardiaco improvviso, una condizione che colpisce circa 300 persone ogni anno nel cantone, indipendentemente dall’età o dallo stato di salute. In queste situazioni, la tempestività dell’intervento è fondamentale: ogni minuto conta, poiché ritardare di anche solo cinque minuti può significare una significativa riduzione delle probabilità di sopravvivenza e della qualità di vita futura del paziente. Nel corso degli anni, Ticino Cuore ha lavorato per migliorare il tasso di sopravvivenza degli individui colpiti da arresto cardiaco, portandolo dal 25% del 2005 al 50% degli anni recenti, un risultato eccezionale che posiziona il Ticino tra le aree con le più alte possibilità di sopravvivenza al mondo, superando le medie registrate nel resto della Svizzera e in Europa.
Le attività della Fondazione si concentrano su due fronti principali: l’installazione e la gestione di defibrillatori pubblici su tutto il territorio cantonale e l'organizzazione di corsi formativi per insegnare le tecniche di rianimazione cardiopolmonare e di utilizzo dei defibrillatori. Attualmente, oltre 1’600 defibrillatori sono distribuiti in luoghi strategici come centri sportivi, scuole e uffici pubblici, accessibili a tutti i cittadini in caso di emergenza. I corsi formativi, della durata di 4 ore, insegnano le procedure per riconoscere un arresto cardiaco, praticare la rianimazione cardiopolmonare e utilizzare i defibrillatori esterni automatici. Coloro che completano con successo il corso possono diventare “First Responder”, pronti a intervenire tempestivamente in caso di emergenza. La rete di First Responder conta attualmente oltre 5’000 cittadini adeguatamente formati. Inoltre, periodicamente la Fondazione promuove il premio “Cavaliere del Cuore”, che riconosce coloro che hanno contribuito in modo significativo a intervenire in situazioni di arresto cardiaco nell'anno precedente. Questo riconoscimento viene assegnato durante una cerimonia di premiazione che celebra anche le persone, le strutture e le istituzioni che supportano attivamente l’attività di Ticino Cuore.