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Bus, le prossime fermate anche per i disabili

Verso la parità di diritti e senza barriere: in via di pubblicazione il progetto sui primi dieci interventi in città, a Molino Nuovo, Viganello e Barbengo

Quattro delle zone interessate dai lavori (da sin. in alto, via Trevano, Riva Caccia, via Ciani e via Rava a Viganello)
(Progetto stradale Lugano)
7 febbraio 2024
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Adeguare dieci fermate dei bus alle direttive cantonali per permettere la fruibilità dei mezzi di trasporto pubblico a tutti gli utenti e in particolare a garantirne una maggiore semplicità d’utilizzo ai portatori di disabilità motorie. In estrema sintesi, è questo l’intento della pubblicazione del progetto stradale, da parte della Città, che riguarda le sezioni di Lugano, Viganello e Barbengo. Una pubblicazione per ora solo annunciata sull’albo comunale e sul Foglio ufficiale, che si potrà consultare a partire dal prossimo 12 febbraio fino al 12 marzo.

Da sistemare, in totale 56 soste

Su un totale di 228 fermate nei confini territoriali della città, il progetto generale ne tratta 32, comprensive in tutto di 56 soste, in quanto alcune sono bidirezionali, quindi composte da due aree distinte per entrambe le direzioni di transito. Come si legge nella relazione tecnica della variante di Piano regolatore, alcune non sono state inserite nella lista degli interventi, siccome saranno incluse nei progetti significativi, che la Città sta conducendo. In proposito, nel documento, si citano le fermate previste sul lungolago o nella zona dell’attuale pensilina centrale, che saranno trattate in base allo sviluppo dei progetti che deriveranno dai relativi mandati di studio in parallelo, che sono stati conclusi lo scorso anno.

I bus già dispongono di pedane estraibili

Altri punti di sosta, invece, non sono stati considerati per gli interventi di adeguamento a causa di svariati motivi, come per esempio il fatto di trovarsi in curva. In questo caso, l’autorità è confrontata con l’impossibilità per il bus di accostare efficacemente a un marciapiede rialzato che deve essere rettilineo, oppure per il fatto di trovarsi lungo strade con pendenza superiore alla pendenza minima ammessa per l’autonomia di un disabile, che quindi in queste situazioni deve comunque far capo all’aiuto di una persona. Il documento che verrà pubblicato la prossima settimana precisa che i bus delle linee urbane già sono oggi dotati di apposite pedane estraibili. Strumenti questi voluti proprio per agevolare l’accesso a carrozzine e che tale equipaggiamento verrà mantenuto anche in futuro.

Credito votato nel novembre 2022

Il messaggio municipale (e il relativo credito di 13,6 milioni di franchi) venne approvato dal Consiglio comunale di Lugano nella seduta di novembre del 2022. A carico della Città erano stati posti oneri per poco meno di 5,9 milioni di franchi, mentre a carico del Cantone si parlava di una spesa di circa 7,7 milioni di franchi. Gli interventi in questione, invece, costano 1,88 milioni, siccome, l’intero progetto, per ragioni organizzative e di intervento, è stato suddiviso in quattro fasi. È trascorso oltre un anno dal voto del legislativo prima della pubblicazione di cui stiamo parlando, ossia delle venti fermate. La Legge federale sull’eliminazione di svantaggi nei confronti di disabili è entrata in vigore il 1° gennaio 2004. Per la sua applicazione sono state emanate tre ordinanze, poi concretamente ci è voluto un po’ di tempo per giungere alla concretizzazione.

Lungo iter fino a quest’anno, forse

Negli scorsi anni, la Città di Lugano ha fatto parte del gruppo di lavoro cantonale per la messa a norma delle fermate dei trasporti pubblici secondo la Legge sui disabili (LDis). Da questo gremio sono scaturite, si legge nel documento, nel 2018, le direttive e le linee guida per ottemperare ai dettami della legge. In seguito, il Cantone ha approfondito, con studi e analisi, quali fermate andassero messe a norma secondo svariati criteri, tra cui quelli di frequenza di utilizzo della fermata e sulla presenza o meno di persone disabili che la utilizzano. A fine 2020 il Cantone ha trasmesso alla Città la lista delle fermate su cui intervenire nel territorio di Lugano. Alcune di queste sono di proprietà della Città, altre del Cantone, mentre le restanti sono su proprietà private.

Valenzano Rossi: ‘Recepiamo Design for All’

Il termine per l’adeguamento di tutte le fermate dei trasporti pubblici era fissato al 2023. Nel frattempo, quando la Città provvede ai lavori di sistemazione su alcune strade, provvede già ad adattare i punti di sosta all’eliminazione degli svantaggi nei confronti dei disabili, secondo i criteri richiesti dalle ordinanze e in base alle priorità e ai vincoli finanziari. Karin Valenzano Rossi, titolare del Dicastero sicurezza e spazi urbani, chiarisce che «cerchiamo di recuperare il ritardo accumulato. Da tempo, quando decidiamo lavori legati alla sistemazione degli spazi pubblici, fin dalla progettazione, facciamo in modo di recepire e applicare i principi del Design for All (il design per la diversità umana, l’inclusione sociale e l’uguaglianza), affinché le aree pubbliche siano compatibili nel rispetto dei diritti sociali e civili di tutti i cittadini».

Le soste toccate dalla prima fase

A marzo 2023 la Città di Lugano ha richiesto un’offerta allo studio Francesco Allievi Sa per la verifica e l’aggiornamento dei progetti allestiti dallo Studio Comal Sa e in seguito per procedere con le pubblicazioni, gli appalti e la fase esecutiva inerenti all’adeguamento delle fermate bus secondo le nuove disposizioni della LDis. Nella prima fase del progetto saranno interessate quelle del quartiere di Barbengo, lungo la via Municipio, le fermate Scuole Sud e Scuole Nord, a Lugano-Loreto, le fermate lungo Riva Caccia Malpensata Sud e Malpensata Nord. Inoltre quelle a Molino Nuovo, lungo la via Trevano/via Beltramina chiamate Vignola Sud e Vignola Nord, a Molino Nuovo, in via Giacomo e Filippo Ciani alle zone di sosta Brentani Sud e Brentani Nord, a Viganello, in via Emilio Rava, alla Meridiana Nord e alla Meridiana Sud. Come si legge nel documento, l’intenzione della Città è di realizzarle entro la fine di quest’anno.

Le legge vieta la discriminazione

Secondo il messaggio del Consiglio federale relativo all’iniziativa popolare “Parità di diritti per i disabili” e a un disegno di legge federale sull’eliminazione degli svantaggi nei confronti di disabili, lo scopo principale della LDis è quello di “creare condizioni sociali quadro che permettono ai disabili di agire senza l’aiuto di terzi, liberandoli così dal sentimento di dipendere da altre persone”. La LDis mira quindi a creare “le condizioni quadro affinché i disabili, a seconda delle loro possibilità, possano partecipare più facilmente alla vita della società e, in particolare, affinché possano in modo autonomo coltivare contatti sociali, seguire una formazione e un perfezionamento ed esercitare un’attività lucrativa”. La LDis vuole pure abbattere gli ostacoli che i disabili incontrano in alcuni settori determinanti per la loro integrazione, attuando così il mandato costituzionale previsto all’articolo 8 capoverso 4. La LDis deve essere interpretata anche alla luce dell’articolo 8 capoverso 2 della Costituzione federale e del principio che vieta ogni forma di discriminazione.