Luganese

Il Plr ‘torni ad accendere il fuoco della passione’

Elezioni, in un ambiente sereno, l'assemblea dei delegati liberali radicali ha approvato le liste per il Municipio e per il Consiglio comunale.

Carlo Regondi, Roberto Badaracco, Karin Valenzano Rossi, Fabio Schnellmann, Carola Barchi e Andrea Togni (da sin.)
(Ti-Press)
10 gennaio 2024
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«Riprendiamoci il ruolo che abbiamo sempre avuto a Lugano». Ha concluso con queste parole, il presidente della sezione Partito liberale radicale (Plr) cittadina Paolo Morel, il suo discorso pronunciato di fronte all’assemblea dei delegati riunita stasera a Palazzo Civico nella sala del Consiglio comunale di Lugano, gremita in ogni ordine di posto dai delegati del partito. Un’assemblea che, in un’atmosfera serena, all’insegna dell’entusiasmo e senza alcuna osservazione critica, ha approvato, quasi all’unanimità, sia la lista di candidati per il Municipio, sia quella per il legislativo.

Tra uscenti e volti nuovi

Ebbene, passiamo al dunque, ossia ai nomi. Oltre ai due uscenti, Karin Valenzano Rossi e il vicesindaco Roberto Badaracco, si sono messi a disposizione per l’esecutivo cittadino anche l’architetto e urbanista Carola Barchi, il deputato in Gran Consiglio Fabio Schnellmann, il vicedirettore di banca Carlo Regondi (che presiede la sezione Plr di Molino Nuovo) e l’imprenditore Andrea Togni. Il settimo nome è quello della consigliera comunale uscente indipendente Sara Beretta-Piccoli, che rappresenta il Partito dei verdi liberali (Pvl), dopo la ratifica della lista unica.

In corsa anche Rubens Bertogliati

Atteso un profondo cambiamento, nella rappresentanza del partito in Consiglio comunale. Sono infatti sette gli uscenti che non si ricandideranno ad aprile. A cominciare dal capogruppo Rupen Nacaroglu. Non ci saranno neppure Fulvio Pelli, Ferruccio Unternährer, Giovanna Viscardi, Urs Lüchinger e Morena Ferrari Gamba. Nella lista Plr, i candidati sono 39. Alcuni nomi sono noti, come quello Natalia Ferrari, oppure quello dell’ex ciclista Rubes Bertogliati. Ecco gli altri: Carlo Mattia Acerbi, Jean-Jacques Aeschlimann, Sebastian Amadò, Céline Antonini, Roberto Badaracco, Carola Barchi, Daniel Barray, Stefano Bazzi, Valentino Benicchio, Berisha Besnik, Luca Cattaneo, Luca Censi, Fosca Chiappini, Marco Fabio Costantini, Milo Delorenzi, Mattia Fornoni, Fabio Forrer, Dario Gabella, Giancarlo Ghirlanda, Franco Maccanelli, Daniel Mannini, Laura Méar, Fabio Monti, Lara Olgiati, Milla Pianari, Nicola Pult, Carlo Regondi, Sebastien Reuille, Petra Schnellmann, Luca Staderini, Daniele Stefanini, Luisa Tettamanti, Andrea Togni, Paolo Toscanelli, Karin Valenzano Rossi, Rayan Vannin e Michele Zanetta.

L’eta media delle due liste è di 43 anni, entrambe sono interclassiste e rappresentano tante professioni, tra le quali, il 28% appartiene all’imprenditoria. Il 31% dei candidati delle due liste sono di sesso femminile. Per il Pvl, in corsa per il Consiglio comunale, ci saranno anche Stefano Avanzo-Barbieri, Aaron Bartolini, Massimo Bartolini, Sara Beretta-Piccoli, Claudio Boër, Mirco De Savelli, Riccardo Maiolo, Mattia Vosti e Riccardo Vosti.

Morel: ‘Siamo la compagine migliore‘

Sono probabilmente fischiate le orecchie all’ex sindaco di Lugano Giorgio Giudici, che non era presente all’assemblea perché costretto a restare a casa con l’influenza. Diversi interventi hanno richiamato i tempi in cui la città era governata da Re Giorgio, che entrò in carica come sindaco esattamente quarant’anni fa, come ha ricordato Morel, che l’aveva invitato proprio per pronunciare un’arringa motivazionale. All’assemblea è intervenuto invece il presidente cantonale del partito Alessandro Speziali. Il presidente, prima di lasciare la sala, per partecipare alle riunioni Prl in programma a Paradiso e Bissone, ha spronato i delegati a far vincere la squadra, che dovrà cercare di essere più unita di apparire meno litigiosa: «Abbiamo tutte le carte in regola per guadagnare la fiducia dei cittadini». Occorrerà saper veicolare anche e soprattutto messaggi positivi all’elettorato, evitando critiche ridondanti, che mandino segnali contraddittori. Tra gli altri richiami evocati anche da Morel, entrato in carica due anni fa alla presidenza della sezione, l’invito a votare compatti le liste: «Siamo noi la migliore compagine cittadina, non dobbiamo risolvere o pensare ai problemi altrui, ma cercare di non disperdere voti, perché la vera partita si gioca ora».

Il richiamo al senso di responsabilità

Dal canto suo, Mario Antonini, presidente della commissione Cerca, che è stato affiancato da Marco Netzer, Andrea Gehri, Walter Lisetto, Deborah Moccetti e Lorenza Sommaruga, ha chiesto di sostenere le candidature Plr, smettendo di guardare quello che fanno gli altri. La commissione Cerca ha incontrato duecento persone. Il presidente ha parlato di un compito difficile ma stimolante e ha voluto ringraziare anche quelli che non si sono messi a disposizione, Da più parti, è stato ricordato il senso di responsabilità individuale, che rappresenta uno dei valori fondamentali del partito, che ha fatto la storia di Lugano e di tutto il cantone, come ha evidenziato il presidente sezionale.

‘Dobbiamo emozionare i cittadini’

Il consigliere nazionale e sindaco uscente di Comano Alex Farinelli, intervenuto al termine dell’assemblea, ha invece ricordato una cena risalente a oltre una quindicina di anni fa, quando trascorse la serata parlando con Roberto Badaracco, che all’epoca era candidato in lizza per il Gran Consiglio. Ebbene, Farinelli ha ricordato come l’attuale vicesindaco di Lugano si candidò più volte prima di essere eletto a Palazzo delle Orsoline, poi anche in Municipio a Lugano. Oggi, però, tutti vogliono tutto e subito, dimenticando che bisogna insistere e non lasciar perdere se non si viene eletti al primo tentativo. Farinelli ha inoltre parlato dell’ingrediente fondamentale per riuscire a conquistare la fiducia dei cittadini. Attraverso una metafora culinaria, il consigliere nazionale ha parlato di tutti i componenti necessari a ottenere una ricetta di successo. Il principale è il fuoco della passione: «Dobbiamo essere capaci di far emozionare e far sognare le persone che vivono in città e in questo cantone, come negli anni Novanta, quando alla guida di Lugano c'era Giorgio Giudici e, malgrado la disoccupazione molto superiore di quella attuale e tassi ipotecari alle stelle, la città aveva visioni che poi sono state concretizzate».