Il Consiglio comunale ha approvato anche i messaggi relativi all’insediamento del glamping del Tcs alla piscina di Carona
Due importanti passi avanti per lo sport e il tempo libero. Il Consiglio comunale (Cc) di Lugano ha approvato a larga maggioranza i messaggi municipali concernenti due dei più rilevanti progetti, Polo sportivo e degli eventi escluso, degli ultimi anni in ambito ricreativo e sportivo. Da un lato, sono state accolte le convenzioni con Gemmalux Sa e Federazione Ticino Curling che costituiscono la base per la partecipazione della Città ai costi gestionali del Centro polisportivo di Sigirino. D’altro canto, il legislativo ha pure dato il via libera al credito di progettazione, al diritto di superficie al Touring Club Svizzero (Tcs) e alla necessaria variante di Piano regolatore per il rilancio della piscina di Carona con tanto di glamping gestito dal Tcs.
Quest’ultimo, ricordiamo, ha avuto un iter piuttosto tribolato. Una prima versione dell’accordo prevedeva infatti un intervento più invasivo rispetto all’attuale: una cinquantina di ‘casette’ del cosiddetto campeggio di lusso che avrebbero occupato circa la metà dei quasi 28’000 metri quadrati del centro balneare che dopo gli anni d’Oro durato fino agli anni Novanta è entrato in crisi e necessita una chiara manutenzione. Un primo progetto che non era piaciuto al Cantone e neanche a una parte dei cittadini di Carona che, unitisi nell’Associazione XCarona, hanno consegnato nel 2021 a Palazzo civico una petizione sottoscritta da quasi 2’500 firme. Il Municipio è dunque arrivato a presentare quest’anno un nuovo messaggio che sostanzialmente prevede un’area glamping ridotta quasi della metà (con sole 32 casette), la piscina attuale divisa in tre vasche e un progetto ridimensionato senza minigolf né uno snack bar che era ipotizzato a ovest del sedime.
«La piscina di Carona rappresenta un gioiello delle attività sportive e ricreative luganesi – ha detto Marco Bortolin (Lega), relatore della Pianificazione del territorio –. L’attuale situazione è critica, mentre l’inclusione del glamping offre una solida prospettiva economica. È una proposta molto meno invasiva rispetto al progetto originario e tiene conto delle preoccupazioni dei cittadini locali». «L’investimento è una necessità ma anche una valida opportunità, per l’intero comparto – gli ha fatto eco il corelatore Luca Cattaneo (Plr) –. Penso al Parco San Grato ma anche alla strada di circonvallazione del nucleo, via Nodivra». Il consigliere comunale liberale-radicale ha aggiunto poi che il progetto permetterà di fare ordine anche al parcheggio, che attualmente si presenta un po’ in maniera selvaggia.
Sebbene il Centro abbia approvato i messaggi, è stato al Municipio di «prestare attenzione e tenere alta l’asticella della qualità, rendendo facilmente fruibile al pubblico le aree di maggiore interesse paesaggistico» ha detto Federica Colombo Mattei. «È escluso l’utilizzo privato delle piscine pubbliche – la puntualizzazione del relatore per la Gestione, Lukas Bernasconi (Lega) –. Inoltre, a scadenza del diritto di superficie, tutto il parco ritornerà allo stato attuale». Tra i pochi gruppi che hanno bocciato i messaggi, Più Donne, in quanto «viene dato un peso eccessivo al privato e non è chiaro quali saranno i miglioramenti per l’utenza» ha sottolineato Tamara Merlo. Sebbene l’Udc abbia accolto i messaggi, non sono mancate le critiche da parte della capogruppo Raide Bassi: «Ci è stata sottoposta una convenzione già firmata. Se i giochi sono già fatti, come possiamo eventualmente proporre modifiche ed eventualmente incidere negli accordi? Si tratta di un appunto che avevamo già mosso al Municipio». «Il dicastero Immobili seguirà tutta la progettazione e questo non è il punto finale del progetto – ha replicato la municipale Cristina Zanini Barzaghi –. Avremo ancora occasione di riparlarne con un progetto affinato». I messaggi, ossia la modifica di Piano regolatore, sottoscrizione del diritto di superficie a sé stante per quarant’anni alla Tcs Training & Ricreativa Sa, nonché il credito di progettazione di 1,1 milioni di franchi sono infine passati con un notevole margine.
Una discussione non è mancata neanche sull’altro grande tema della serata, relativo alla sottoscrizione delle convenzioni per il Centro polisportivo di Sigirino. Nello specifico, la Gemmalux Sa costruirà (a proprie spese) una maxi struttura che offrirà diversi contenuti sportivi e ricreativi, oltre che propri industriali. Tra i primi, una pista di ghiaccio e una per il pattinaggio artistico, una pista per il curling, simulatori per lo sci e un velodromo. Una grande opportunità per l’intera regione, che soffre della cronica penuria di spazi di ghiaccio. Un’opportunità che la Città ha deciso di cogliere, sottoscrivendo delle convenzioni che, in cambio di circa 1’900 ore all’anno per l’hockey soprattutto giovanile, prevede che il Comune paghi fra i 600’000 e i 700’000 franchi all’anno per dieci anni per la gestione della pista di ghiaccio e fra i 90’000 e i 100’000 franchi per il medesimo periodo per la gestione del centro di curling.
«Abbiamo visto con i problemi e le relative chiusure alle piste di ghiaccio di Biasca quest’anno e di Chiasso due anni fa quanto poco basti per mettere in ginocchio intere società sportive – ha detto il relatore della Gestione Andrea Sanvido (Lega) –. Il progetto di Gemmalux è lungimirante: la costruzione è totalmente a carico del privato e permetterà ai giovani di non allenarsi più a orari assurdi. Ne trarranno beneficio anche i genitori, che li accompagnano. Strutture come questa oltre Gottardo sono ormai diffuse». «Un’ottima collaborazione fra pubblico e privato che darà respiro alla Corner Arena» ha aggiunto il relatore delle Petizioni Gian Maria Bianchetti (Lega). Il progetto ha sollevato qualche perplessità «sugli aspetti finanziari della convenzione, non del tutto chiarita» nell’Udc, ha detto Raide Bassi, come pure per il Centro: «È peccato che sia mancata la capacità della Città di saper coinvolgere e trascinare in iniziative come questa anche altri enti comunali – l’osservazione di Michele Malfanti –. Inoltre, demandare le considerazioni sull’impatto dei contributi sulla spesa corrente vuol dire buttare la palla un po’ tanto avanti».
Le perplessità maggiori sono arrivate comunque da sinistra. Dai Verdi («non ho firmato il rapporto perché ogni investimento dovrebbe essere accompagnato da una riflessione relativa al futuro climatico e questo non è stato fatto», l’appunto del capogruppo Danilo Baratti), come anche da Forum Alternativo («è un contributo pubblico che va a un privato e a una società sportiva, anch’essa privata, non si tratta di un vero partenariato pubblico privato» per Demis Fumasoli). Dall’area arriva anche l’emendamento di Edoardo Cappelletti (Ps-Pc), che proponeva sostanzialmente di vincolare il Municipio alla presentazione di un progetto di pianificazione della terza pista di ghiaccio a quattro anni dalla scadenza della convenzione con Gemmalux, che dovrebbe entrare in vigore nel 2025. Emendamento che, per una manciata di voti (cinque), non è stato accolto. Via libera dunque anche agli accordi per il centro di Sigirino.
Non si è tuttavia parlato solo di attività sportive e legate al tempo libero durante la seduta. Tra le trattande più attese, quella relativa alla richiesta di credito di 3,4 milioni di franchi necessari per la realizzazione dell’ecocentro Ruggì. A questi si sommano altri 600’000 franchi per l’acquisizione di due mappali a Pregassona. Altri progetti di grande utilità pubblica sono la sistemazione idraulica del fiume Cassarate e la rinaturazione del corso d’acqua Ligaino nel comprensorio del Nuovo Quartiere Cornaredo, che includono anche la realizzazione di una piazza sul fiume e l’illuminazione pubblica delle piste ciclabili. Per queste iniziative sono stati stanziati in totale quasi 3,8 milioni.