La piattaforma digitale servirà alle amministrazioni per essere maggiormente in contatto le une con le altre e sviluppare progetti
«Insieme possiamo essere più forti, efficaci e innovativi». È a partire da questa convinzione che nasce la piattaforma ‘inRete’, che vuole essere «un luogo di scambio privilegiato dove i Comuni del Luganese possono confrontarsi sui bisogni e sulle sfide delle proprie amministrazioni comunali, lavorare insieme, condividere gli esempi di successo e trovare soluzioni a problemi comuni», ha spiegato questa mattina a Palazzo civico a Lugano il presidente dell’Ente regionale per lo sviluppo del Luganese (Ersl) Franco Voci. «Per chi fa politica la cosa più difficile è concretizzare. Questo è un progetto scelto da tutti i Comuni della regione e siamo convinti che quando si lavora sui contenuti, e non sulle parole, e c’è un'ottima collaborazione, si riesce ad avere un ottimo risultato».
Quella della digitalizzazione è ormai diventata una via sempre più obbligata ed è «una sfida da affrontare tutti insieme, dai Comuni, al Cantone, sino alla Confederazione», ha ricordato il direttore del Dipartimento delle istituzioni (Di) Norman Gobbi durante il suo intervento. Per il consigliere di Stato, non si tratta tanto di una questione tecnica, ma di «affrontare insieme una vera e propria trasformazione culturale». Il tutto facendo attenzione all’aspetto umano: «La digitalizzazione potrà migliorare l’efficacia e l’efficienza dei servizi che offriamo ai cittadini, ma non potrà e non dovrà allontanarci da loro. I contatti umani dovranno continuare a rappresentare il fulcro del rapporto che ogni giorno coltiviamo con la nostra popolazione». Dello stesso avviso è anche il direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia (Dfe) Christian Vitta, che ha rimarcato l’importanza di mantenere anche l’aspetto analogico: «Diamo grande attenzione a fare in modo che quello digitale diventi un canale di accesso importante, prioritario, ma dobbiamo essere consapevoli che non potrà essere l’unico. Non dovrà infatti sostituire del tutto i canali tradizionali, perché nessuno dovrà essere escluso. Le persone meno ‘digitali’ dovranno poter avere accesso a servizi e informazioni». Presente all’incontro era anche il sindaco di Lugano Michele Foletti, che ha ricordato come la pandemia abbia velocizzato il processo di digitalizzazione e reso necessario, per il Comune, rivedere la strategia che era stata pensata in precedenza.
La piattaforma inRete è online da oggi e presenta una home page con alcune notizie selezionate dall’Ersl, tutte di interesse per le amministrazioni comunali, ha illustrato la direttrice dell’Ente Roberta Angotti Pellegatta. C’è poi il cuore della piattaforma, che è accessibile unicamente tramite login e si rivolge a municipali, segretari comunali, tecnici comunali ed eventuali altri funzionari. Qui si trovano principalmente tre tipologie di contenuti. La prima riguarda i dossier istituzionali, come per esempio le consultazioni cantonali. La piattaforma prevede infatti la possibilità di condividere documenti e osservazioni, in modo tale da rendere più facile e collaborativa rispetto al passato l’elaborazione di una presa di posizione condivisa, che solitamente viene redatta dall’Ersl. Una volta pronta, ogni Comune può decidere se sottoscriverla, adeguarla alle sue esigenze o crearne un’altra. Il secondo tipo di contenuto della piattaforma riguarda i progetti modello: «L’idea è di condividere i progetti già realizzati che riteniamo essere dei casi di successo, delle buone pratiche che vogliamo condividere con gli altri perché le riteniamo utili, interessanti e potenzialmente di ispirazione» ha indicato la direttrice. Ad alimentare questa parte saranno sia i Comuni stessi sia l’Ersl, che raccoglierà esempi provenienti anche da oltre i confini regionali. Il terzo elemento della piattaforma riguarda i progetti collaborativi. «È in questo campo che, a mio modo di vedere, possiamo davvero fare la differenza. Perché questo spazio è pensato per quelle idee, quei progetti, quei problemi, quei bisogni, per i quali il Comune è pronto ad aprirsi e cercare negli altri Comuni dei partner per sviluppare insieme il progetto o trovare insieme soluzioni condivise».
Nelle prossime settimane l’Ente sarà impegnato a testare la piattaforma e in seguito verranno inviate ai Comuni le indicazioni su come effettuare la registrazione. Inoltre tra fine ottobre e inizio novembre saranno organizzati vari momenti formativi. In tutta questa fase sarà «fondamentale il dialogo costante con i Comuni per adattare la piattaforma alle loro esigenze», ha aggiunto la direttrice dell’Ersl.