Luganese

Contributi Lalia a Lugano, il Plr: ‘Giusto ma non così’

Interrogazione punta il dito contro il Municipio: ‘Non ha dimostrato alcuna sensibilità nei confronti delle difficoltà economiche dei cittadini’

Chieste spiegazioni su una serie di problemi per l’accesso agli atti
(Ti-Press)
11 settembre 2023
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“Consci del fatto che l’attuale Municipio, e di riflesso il Consiglio comunale, si siano ritrovati a dover procedere al prelievo di oltre 117 milioni di franchi di contributi a causa della mancanza d’azione dei loro predecessori, l’attuale amministrazione non ha dimostrato alcuna sensibilità nei confronti delle difficoltà economiche dei cittadini. Nella sua richiesta di riscossione, non ha tenuto conto del fatto che si tratta di opere pregresse, realizzate nell’arco di oltre 30/40 anni”. Questo è uno dei passaggi più rilevanti dell’interrogazione presentata dal gruppo Plr in Consiglio comunale, in merito ai contributi Lalia, la cui riscossione è oggetto di discussioni e polemiche a non finire.

Dubbi sulla garanzia dei diritti ai proprietari

I liberali radicali ricordano che si sono sempre battuti per stabilire un contributo che tenga conto delle specificità del caso concreto. Il gruppo è stato l’unico ad aver messo in discussione la quota del 70% per i contributi da prelevare ai proprietari, chiedendo invano un’aliquota del 60%. Il Plr punta il dito sulle modalità adottate dal Municipio per la pubblicazione del prospetto del prelievo, giunto nelle case di tutti i proprietari in piena estate, senza considerare che non tutti i destinatari avessero le conoscenze necessarie. Non solo. Il gruppo Plr mette in evidenza i “seri dubbi riguardo alla capacità di garantire a ogni singolo proprietario i propri diritti processuali. Per fissare un appuntamento al fine di visionare i documenti, è necessario attendere diversi giorni, e non vi è neppure la possibilità di effettuare fotocopie dei documenti giustificativi da poter utilizzare in un eventuale ricorso, il cui termine peraltro scade a breve. È evidente che il Municipio ha sottovalutato questi aspetti che devono pertanto essere rivisti e migliorati”. Qualche passo avanti è stato fatto ma non basta.

Perché non aspettare la modifica legislativa?

Muovono da queste considerazioni le nove domande poste all’esecutivo, a cui viene chiesto di spiegare perché il prospetto è stato trasmesso in agosto, senza attendere le modifiche legislative della Lalia attualmente in corso, per quali ragioni è ordinato ai servizi di non permettere ai proprietari interessati di fotocopiare (o anche solo fotografare) i documenti giustificativi che li riguardano. È invece necessario che il singolo destinatario abbia il diritto di essere sentito e di poter sottoporre la propria documentazione ai propri consulenti. Il Municipio è chiamato a spiegare quali saranno i prossimi passi e con quali tempistiche, anche a fronte del fatto che prima dell’effettivo prelievo potranno intervenire dei cambiamenti di proprietà, ciò che comporterà un’ulteriore incertezza giuridica.

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