Luganese

Lugano Marittima e gli eco-bicchieri problematici

Divisione eventi confrontata con chi li dimentica e chi li ruba, mentre è capitato che venga rimborsata solo metà della cauzione di due franchi

Qualche disguido riguardo ai bicchieri
(Ti-Press)
3 agosto 2023
|

Lugano Marittima ancora vittima del suo successo. Stavolta il problema non è la calca, bensì la cauzione di 2 franchi sul bicchiere riutilizzabile che ogni cliente paga a ogni prima consumazione. L’ordinanza municipale sulla gestione dei rifiuti vieta infatti la vendita di bottiglie in vetro, pet o alluminio, quindi dal 2020 è in vigore il sistema dei “bicchieri ecologici” per ridurre la plastica usa e getta. Così si incentiva a riportarlo (perché stampigliato col nome del bar - ristorante) a una delle quattro mescite dove ci si è serviti, e dove verrà poi lavato e riutilizzato. Semplice, eppure non sembra sempre un obbligo, né per tutti i clienti, né per tutti gli esercenti.

‘Seria preoccupazione’

Il principio del riutilizzo non pare ancora attecchire a Lugano, infatti c’è chi storce il naso. “Siamo stati informati, da parte di diversi esercenti e anche di alcuni clienti, che molti ragazzini prelevano e rubano i bicchieri ai clienti di Lugano Marittima – ci confermano dalla Divisione eventi e congressi –. Questa situazione è una seria preoccupazione e incide sulle operazioni degli esercenti e sulla corretta gestione dei depositi. Stiamo prendendo questa questione molto seriamente”. Il fenomeno, in realtà, era già stato osservato durante le passate edizioni della manifestazione: non si tratta solo di ragazzini, ma anche di adulti e forestieri che, capito il sistema, approfittano degli smemorati e dei disattenti.

Cauzione a metà

LaRegione ha appurato nel mese di luglio un altro andazzo. Un paio di mescite (nomi noti alla redazione) ha rimborsato solo la metà della cauzione, adducendo varie scuse: dai bicchieri ‘rubati’ (anche se magari erano quelli di amici), al cliente mai visto in precedenza eccetera. Da nostre informazioni, è accaduto solo in poche occasioni puntuali. La Divisione eventi di Lugano afferma di non esserne ufficialmente a conoscenza. Un atteggiamento tuttavia scorretto verso i clienti onesti e il principio ecologico adottato dalla Città. Anche perché i guadagni per le mescite possono essere importanti. Per l’edizione 2022, il Municipio comunicò di non voler scendere sotto i 500 franchi al giorno di affitto per ogni mescita, proprio “considerati i guadagni/benefici dei partecipanti”, si legge nella risposta a un’interrogazione. Ora, conclude la Divisione eventi, “la nostra priorità è trovare una soluzione definitiva a questo problema, magari, per l’anno prossimo, togliendo il costo del deposito ai bicchieri”.