Morena Ferrari Gamba (Plr) subentra a Gian Maria Bianchetti (Lega dei ticinesi) alla presidenza del Consiglio comunale di Lugano
Via libera, seppur con critiche, stasera, al Consuntivo 2022 di Lugano che ha chiuso in attivo di 12,7 milioni di franchi, da parte del Consiglio comunale di Lugano, che dalla prossima seduta sarà presieduto da Morena Ferrari Gamba (Plr). Stralciata, invece, all’unanimità dall’ordine del giorno la Revisione del Regolemento sulle prestazioni comunali in ambito sociale. Sono state accolte le dimissioni di Niccolò Castelli (Verdi di Lugano). Al suo posto, è stato ratificato il subingresso di Maurizio Reichlin. In apertura di seduta, Raide Bassi (Udc) ha chiesto al Municipio di riferire la propria posizione su quanto stia capitando dopo l’occupazione dell’ex Scuola elementare di Viganello, alla luce delle informazioni apparse su una possibile destinazione, per l’autogestione, nel quartiere di Pregassona. Dal canto suo, il vicesindaco Roberto Badaracco, ha ribattuto che non c’è nulla di particolare di cui parlare, visto che le notizie non sono frutto di decisioni del Municipio. L’esecutivo dovrebbe rispondere domani, dopo che la richiesta di Bassi è stata considerata come un’interpellanza.
Tamara Merlo (Più Donne e Movimento Ticino & Lavoro) ha preso parola riferendo che Mtl approverà i conti, mentre ‘Più Donne’ voterà contro, perché non c’è ancora la parità di diritti tra donna e uomo e neppure la volontà comunale di inserire il tema nell’agenda politica. Dal canto suo, il capogruppo dei Verdi di Lugano Danilo Baratti, ha ribadito l’astensione degli ambientalisti, perché manca ancora il bilancio ambientale e sociale di Lugano, che non mostra di fare passi in avanti in un settore che dovrebbe essere prioritario. La capogruppo Raide Bassi (Udc), non ha nascosto la propria preoccupazione per il prossimo sistema contabile che verrà implementato, perché potrebbe incidere sulle finanze comunali, che meritano una migliore gestione e una politica virtuosa. Bassi si rallegra del risultato positivo, ma pone l’accento sulle crescenti e apparentemente eccessive cifre erogate a favore del Cantone (oltre 108 milioni di franchi) e sulla necessità di fissare priorità negli investimenti. Ritardi accumulati in diversi settori, come nel caso degli aiuti sociali anti-rincari elettrici, sono all’origine dell'intervento di Edoardo Cappelletti che ha parlato a nome del gruppo Ps-Pc), spiegando perché i conti verranno bocciati. Anzitutto, a causa delle discrepanze tra Preventivo e Consuntivo che rischiano di viziare il dibattito politico. Il consigliere comunale ha denunciato la dose di mistificazione della realtà contenuta nel documento finanziario, che non riconosce i bisogni crescenti della cittadinanza e la necessità della politica di interrompere il freno alle uscite e delle risorse allocate. Risorse che sono già ora insufficienti e lo saranno ancora di più con la corsa al contenimento delle spese, pure per il personale. Anche Lorenzo Beretta Piccoli (Il Centro) ha messo in evidenza la discrepanza tra Preventivo e Consuntivo e per questa ragione, il gruppo non condivide il prospettivo aumento del moltiplicatore d’imposta, già dall'anno prossimo. Occorre invece, secondo il capogruppo, una seria revisione dei costi, le uscite dovrebbero essere contenute a 460 milioni all’anno. I collaboratori della Città devono essere valorizzati e occorre implementare al più presto la meritocrazia. Rispetto al Pse, mancano informazioni puntuali da parte del Municipio, ha concluso Beretta Piccoli.
Lukas Bernasconi (Lega dei ticinesi) ha invece parlato di un risultato più che apprezzabile, visto che la differenza di 36,9 milioni di franchi è determinata dalle sopravvenienze fiscali e dall’approccio prudente del Municipio. Un approccio condiviso da Bernasconi, che però ha messo in guardia sul futuro metodo contabile, che necessiterà risultati positivi e avanzi d’esercizio. Il capogruppo leghista punta il dito contro l’aumento delle spese, in particolare per gli eccessivi contributi al Cantone e per le spese per il personale. Bernasconi si è detto favorevole al mantenimento pubblico dello scalo, sottolineando l’avanzo d’esercizio di un milione di franchi nel 2022 dell’aeroporto di Lugano ed evocando la possibilità che il passaggio di gestione ai privati, previsto nel 2025, possa essere posticipato. Giovanna Viscardi (Plr) ha invece messo in evidenza il pregio del Consuntivo 2022, che è condiviso nella quasi interezza dal legislativo. Un legislativo che meriterebbe più informazioni da parte del Municipio. Viscardi, ha parlato del freno all’assunzione di nuovo personale e del tetto massimo a 1’300 dipendenti di ruolo e della necessità di contenere la spesa della Città. L’auspicio è che il Municipio cerchi un maggiore coinvolgimento con gli altri Comuni e con il Consiglio di Stato. Dal canto suo, il vicesindaco Roberto Badaracco ha dato spiegazioni a tutti gli spunti e alle critiche. Il vicesindaco ha ribadito la posizione del Municipio sulla gestione dell’aeroporto che, come deciso dal legislativo, passerà ai privati.
Dopo l’intenso discorso di commiato di Gian Maria Bianchetti (Lega dei ticinesi), presidente del Consiglio comunale uscente, Morena Ferrari Gamba (Plr), nel suo discorso, si è detta onorata della carica di prima cittadina, che lei peraltro ricoprì nel 1993, a 32 anni, nell’allora Comune di Breganzona: «Oggi, dopo trent’anni esatti, eccomi qui a coronamento della mia lunga militanza politica, che ho iniziato quando avevo 25 anni». Nel suo intervento, ha parlato di politica che, purtroppo, «oltre ad aver impoverito la comunicazione, ha ridotto anche le regole, dimenticando che le istituzioni si fondano su regole e procedure. Se togliamo quelle, irridendo gli avversari qui e fuori, scadendo nelle provocazioni, insultiamo noi stessi, questo luogo, le istituzioni e con esse la democrazia nella quale e per la quale operiamo. Cerchiamo di non essere troppo indisciplinati e soprattutto, pur nella contestazione, rispettosi l’uno dell’altro. Solo questo vi chiedo».
Come Bianchetti, anche Ferrari Gamba, ha voluto ringraziare funzionari e il Municipio «a cui ho rivolto anche critiche, ma sempre con rispetto e leale confronto (...) Prometto dedizione e imparzialità». La nuova prima cittadina ha parlato di Lugano, che deve tornare locomotiva del Cantone, partendo dalle proposte emerse dal Pdcom. Ferrari Gamba immagina «Molino Nuovo trasformato, porta d’entrata a nord, un nuovo centro vivo con l’università e con il Polo sportivo, collegato al lago dal fiume Cassarate riqualificato; un Campo Marzio movimentato da congressi internazionali ed eventi, attorniato dal verde, che si proietta sul Parco Ciani e verso il lago (...) Un centro vivo e vivace, di commerci e abitanti. I quartieri, collegati al centro con mezzi e servizi, non più periferie dimenticate, in cui operano le associazioni che conoscono meglio il territorio e perché, come dice l’architetto Renzo Piano nel suo concetto di rammendo delle città: “La bellezza naturale del nostro Paese non è merito nostro. Ciò che può essere merito nostro è migliorare le periferie, che sono la parte fragile della città e che possono diventare belle”.