I buoni risultati della casa da gioco tradizionale non sono bastati a compensare le perdite di quella online, che è previsto faccia utili dal 2024-25
Un 2022 in chiaroscuro quello della Casinò Lugano Sa. Primi mesi ancora caratterizzati dalla pandemia, – poi lento ritorno alla normalità, riapertura della vicina casa da gioco di Campione d’Italia. Questi gli elementi salienti di un’annata che ha chiuso con una perdita di 2,8 milioni di franchi.
«Si tratta di un risultato aggregato – ci spiega il presidente del Consiglio d’amministrazione Emanuele Stauffer –. Da un lato abbiamo un utile, registrato dal casinò tradizionale, e dall’altro una perdita del casinò online, che è più profondo dell’utile dell’altra componente». Un risultato non così negativo però come potrebbe sembrare a prima vista. «Si tratta di una perdita preventivata e sostenibile, in quanto il casinò online è una startup, che prevediamo arrivi in utile attorno al 2024-25. È un investimento necessario per dare una risposta alla digitalizzazione in corso, da anni si assiste a un travaso di giocatori verso l’online. Benché ci sia stata una perdita globale, comunque, a riprova della buona salute del casinò, è stato distribuito un dividendo di 500’000 franchi». Con quest’operazione, il riporto a nuovo totale degli utili riportati a bilancio 2023 ammonta a 17,8 milioni.
Parlando di cifre, lo scorso anno è stata superata la quota di 37 milioni di franchi di Prodotto lordo dei giochi terrestri, ossia quelli tradizionali, ossia il 13,6% in più rispetto alla media degli anni pre-Covid. Una pandemia che, come evidenziato dall’amministratore delegato Paolo Sanvido, non solo si è fatta ancora sentire all’inizio dell’anno ma ha anche modificato le abitudini della clientela. «Il numero di visitatori è tornato a livelli pre-pandemici, ma abbiamo notato che ci siamo trasformati in un casinò frequentato soprattutto durante i finesettimana». Da parte sua, Stauffer aggiunge che il 2022 è stato pure l’anno della richiesta del rinnovo della concessione alle autorità federali, che hanno confermato tre licenze sul territorio ticinese: Mendrisio, Locarno e Lugano. «A Lugano non ci sono state altre richieste oltre alla nostra, pertanto, pur restando giustamente cauti, siamo anche piuttosto ottimisti». Una decisione definitiva è attesa entro la fine dell’anno.
Volgendo invece lo sguardo al futuro, non mancheranno investimenti. Verrà installato un impianto fotovoltaico sul tetto e il ristorante, il bar lounge e la discoteca gestiti dal Gruppo Seven saranno integralmente rinnovati. «Resteranno chiusi per un paio di mesi dopo Natale, per fare i lavori, in quanto abbiamo concluso un accordo per prolungare di almeno dieci anni la collaborazione con loro», precisa Stauffer.