Una soluzione per favorire sia local che viaggiatori, in stile Airbnb. Lanciata a luglio 2022, la piattaforma è gia sbarcata in otto Paesi
Nel periodo di quarantena forzata imposta dalla pandemia, due amici, in attesa di poter uscire nuovamente, hanno ideato una startup di attività dedicate alla montagna. Dagli sport invernali come sci e snowboard all’arrampicata e all’escursionismo. Ma non solo. Tra le proposte anche paracadutismo, bungee jumping e canyoning. Si tratta di una piattaforma, lanciata a luglio 2022, made in Lugano che rappresenta una prima in Svizzera nel settore. E chiunque può iscriversi gratuitamente. A quasi un anno dal lancio abbiamo sentito Matteo Pellissone, creatore insieme a Carlo Gerbino, di ‘Crion’.
«Il mondo della montagna – ci racconta Pellissone – è conservativo e staccato dalle grandi città che fanno da perno per lo sviluppo tecnologico. È molto indietro e ce ne siamo resi conto facendone parte come istruttori di sci». Per questo motivo «abbiamo deciso di creare una piattaforma digitale che aiutasse i fornitori di attività, che noi chiamiamo local, nelle regioni periferiche a connettersi con i viaggiatori. Ma anche per proporre tutte le esperienze e tour in ambito montano». Si tratta di una strategia a due vie: «Da una parte ci sono i local e dall’altra i visitatori. I primi – ci spiega – possono pubblicare gratuitamente ciò che hanno da offrire e i viaggiatori possono prenotare un’attività comodamente da ovunque si trovino».
La prossima settimana «creeremo una nuova opzione, ovvero la possibilità di scegliere manualmente il giorno esatto in cui svolgere una determinata attività, al fine di permettere alle guide alpine per esempio, o alle varie capanne, di scegliere loro il giorno di svolgimento». Prima, ci dice Pellissone, «era invece studiata per attività più ricorrenti e disponibili su più giorni».
In un anno ‘Crion’ dal Ticino è già sbarcata in otto Paesi: Italia, Norvegia, Svezia, Francia, Finlandia, Austria, Islanda e Germania. «È un concetto che è piaciuto molto e in poco tempo perché va incontro alla volontà della Confederazione di potenziare le regioni periferiche. Piace sia ai local che possono digitalizzarsi sia ai turisti che con due clic possono prenotare e svolgere le proposte che vogliono in montagna». Motivo per il quale, commenta, «vorremmo che si potenziasse ancora di più in Svizzera». Al momento, alla piattaforma si sono iscritti più di 1’000 professionisti e vanta 1’500 annunci.
Una proposta digitale «con cui a medio-lungo termine andremo a potenziare queste aree portando più viaggiatori a scoprire realtà più piccole e meno conosciute». Più introiti dunque per gli enti turistici e per le regioni interessate. Enti che sono già in partenariato con ‘Crion’, come Lugano Region, Ticino turismo e Bellinzona e valli turismo.
Un’ulteriore implementazione che i due amici proporranno sarà quella di proporre «una riproduzione della startup ‘Crion’ che potrà essere aggiunta a qualsiasi piattaforma più grande, come quella degli enti del turismo e degli impianti in montagna. Andiamo ad aggiungere quella funzionalità di prenotazione e gestione delle riservazioni direttamente sui loro siti». Sono tutti portali «molto ben costruiti ma pur vedendo l’attività proposta da ‘Crion’, il turista non trova il pulsante per prenotare e si rischia quindi di perdere utenza». I primi a cui verrà proposta questa soluzione saranno dunque gli enti locali del territorio.
Lo scopo è quello di rendere la piattaforma il più trasparente possibile, ci racconta il fondatore. «Per questo motivo chiediamo di effettuare l’iscrizione, anche perché come si fa con ‘Uber’ abbiamo inserito la recensione reciproca. Se si è iscritti, inoltre, si può anche pubblicare un annuncio gratuito, ad esempio: se vogliamo trascorrere una giornata sugli sci a St. Moritz, ma non conosciamo nessuno, possiamo scrivere sul sito ‘giornata di sci’ e altri appassionati possono unirsi e condividere una bella giornata in compagnia». Una soluzione a portata di clic per favorire sì il turismo in montagna ma anche per avvicinare le persone che hanno la stessa passione dei fondatori per il mondo montano. «L’ultimo appassionato che ci ha taggati su Instagram (crion_mountains) è uno sherpa del Nepal che è stato tre volte in cima all’Everest. Grazie all’aiuto dei nostri sponsor gli abbiamo chiesto di diventare brand ambassador di ‘Crion’». Da tutto il mondo, per la montagna.