Appoggiarsi a una nuova piattaforma permetterà all’ente di essere più competitivo, che affina sempre di più le proprie strategie di attrazione turistica
Tattica e nicchia. Queste le due parole d’ordine dell’ente turistico luganese per il 2024, riunitosi in assemblea il 12 dicembre al Palazzo dei congressi di Lugano per approvare il Preventivo per l’anno imminente. Conti che presentano un disavanzo di quasi 300’000 franchi. «Niente di preoccupante» rassicura il presidente di Lugano Region Paolo Filippini, da noi sentito.
Non solo non si tratta di risultati preoccupanti, ma si potrebbe dire quasi voluti. «Sì, in effetti volevamo dare un segnale ben preciso – spiega Filippini –, perché presentare un Preventivo in perdita (che verrà coperto con il capitale proprio, ndr) indica chiaramente la nostra volontà di supportare la regione e gli operatori turistici. E questo è il nostro dovere: ricordiamo che come ente turistico non dovremmo fare grossi utili ma anzi reinvestire i ricavi. In questo senso, questo disavanzo si giustifica con investimenti maggiori che intendiamo fare a supporto del turismo nella nostra regione attingendo a parte del capitale di piccoli ricavi realizzati negli anni, non preventivati. In ogni caso la nostra Otr (Organizzazione turistica regionale, ndr) è finanziariamente sana ed è giusto reinvestire il più possibile».
Ma non di soli soldi si è parlato in assemblea. Seppur sia ancora presto per tirare le somme definitive dell’anno agli sgoccioli, grazie a delle proiezioni per gli ultimi mesi dell’anno si sono già presentate le stime sul numero di pernottamenti. E sono valutate positivamente: «Sì, sono leggermente diminuiti rispetto al 2022 e al 2021 – valuta il direttore Massimo Boni –, ma verosimilmente saremo di poco sotto al milione, che è un dato maggiore rispetto al 2019 e agli anni antecedenti. Questo vuol dire che la clientela svizzera post-Covid è rimasta più alta rispetto ai livelli prepandemici, e in più sono in aumento i turisti dalle altre regioni. Attualmente è in atto un’inversione di tendenza. Fino all’anno scorso gli svizzeri erano oltre il 70%. Adesso i confederati stanno diminuendo e si sta invece rialzando la quota dei mercati che nei tre anni precedenti erano rimasti fermi. Nello specifico, gli Stati Uniti e i Paesi del Golfo».
Proprio questi ultimi due mercati figurano nel ‘mirino’ dell’Otr luganese. «Dagli Stati Uniti, ad esempio, ospiteremo oltre cento tour operator attivi nei segmenti medio e medio-alto che per cinque giorni visiteranno la nostra regione per poi promuoverla al rientro. Inoltre, saremo presenti a Dubai (e a Copenaghen, ndr) al Private Luxury Events, una piattaforma molto importante per incontrare gli operatori attivi nei segmenti del lusso di tutto il mondo». E a proposito di piattaforme, per il 2024 Lugano Region punterà molto sui servizi digitali della Alturos Destinations. «A oggi, l’unico agente che crea in Svizzera un sistema di vendita attraverso i siti degli hotel è Switzerland travel centre – spiega Boni –. Non tutti gli stakeholder (gli attori coinvolti nel settore turistico, ndr) sono soddisfatti di questo servizio per questioni di commissioni. E quindi noi come ente turistico ci siamo fatti portavoce di questo sentimento e abbiamo deciso di aderire a questa piattaforma, grazie alla quale sarà molto più semplice allestire pacchetti. È un progetto condiviso con le altre Otr ticinesi».
Una delle sfide dell’ente è infatti la promozione del turismo tramite l’offerta di pacchetti che comprendano oltre al soggiorno diverse altre attività. Soluzioni mirate in particolar modo alle famiglie. «L’obiettivo finale è incrementare le vendite dirette online, che sono le prenotazioni più frequenti, tranne che per quei mercati lontani come ad esempio gli Stati Uniti, che fanno ancora molto riferimento alle agenzie». Oltre alle promozioni tipiche di questi ‘pacchetti’, che fanno parte della tattica, l’azione di Lugano Region è anche molto incentrata sulla nicchia. «Ci sono diversi segmenti di mercato, dall’enogastronomia alla cultura passando per il lusso, che sono molto importanti. Anche grazie al nuovo Dipartimento sviluppo e destinazione che abbiamo creato stiamo affinando le offerte sia per le famiglie sia per determinati target».