Gremita la sala del Palazzo dei Congressi nella serata di festa, all'insegna dei buoni auspici, organizzata dal Municipio in onore di Nadia Ghisolfi
Dall'ex Asilo Ciani al Palazzo dei Congressi di Lugano. Ha dovuto essere spostata la festa organizzata dal Municipio, in onore della luganese Nadia Ghisolfi, nominata dal Gran Consiglio, nel pomeriggio, prima cittadina del Cantone. Altrimenti, tra gli oltre 350 partecipanti, ci sarebbero stati degli esclusi. A fare gli onori di casa, è stato il sindaco di Lugano Michele Foletti, già primo cittadino del Cantone, undici anni fa, che ha rivolto gli auguri alla tredicesima luganese, dal 1920, ad assumere la carica istituzionale «più rilevante».
Una serata di festa, che è ancora in corso, con tanto di aperitivo e standing dinner. Nel suo discorso, Foletti ha sottolineato i 15 anni di attività di Ghisolfi quale deputata in Gran Consiglio. «Nel ruolo istituzionale che ricopri, incontrerai tante persone e ti accorgerai che c‘è ancora tanta gente attaccata al ruolo della politica e delle istituzioni e la popolazione ti darà tante soddisfazioni». Il sindaco ha inoltre richiamato le sue origini di Pambio-Noranco, quartiere ‘diviso’ dai ‘ran’ (in pianura, dove abitava Foletti e dove risiede ora Ghisolfi) e dai ‘rav’ (residenti in collina).
Il saluto, in rappresentanza del Consiglio di Stato, è stato invece portato dal presidente Raffaele De Rosa che ha ricordato come In Ticino sia una realtà la vicinanza fra i rappresentanti politici e la cittadinanza. Una vicinanza da alimentare, perché, «la partecipazione alle elezioni è stata scarsa e la nostra democrazia è sotto stress», ha detto De Rosa. Occorre quindi rinforzare la capacità di comunicare alla popolazione da parte della politica. Onorata e commossa, Nadia Ghisolfi ha ricordato gli ultimi suoi predecessori luganesi, da Gianrico Corti a Ignazio Bonoli, da Michele Foletti ad Attilio Bignasca.