Luganese

Lugano allunga le strade con il limite a 30 km/h

La bozza di messaggio è pronta. Il Municipio ne parlerà a breve. Il tema non fa l'unanimità e divide pure la Commissione della pianificazione

In sintesi:
  • L'intenzione è quella di implementare le ‘zone 30’: da 71 a 115 chilometri a velocità ridotta
  • Per ora, in città, le vie lungo le quali si può circolare con un veicolo non oltre i 30 chilometri all'ora, sono soprattutto nei quartieri e nelle zone residenziali
Verso un incremento significativo
(Ti-Press/Archivio)
6 maggio 2023
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Sono destinate ad aumentare la strade a velocità limitata a Lugano. La municipale Karin Valenzano Rossi, direttrice del Dicastero Sicurezza e spazi urbani, sottolinea come la Divisione spazi urbani ci stia lavorando da un po’ di tempo. Per ora, in città, le vie lungo le quali si può circolare con un veicolo non oltre i 30 chilometri all'ora, sono soprattutto nei quartieri e nelle zone residenziali o molto urbanizzate. La misura precauzionale è stata voluta anche a tutela dei cittadini, perché le strade non devono essere usate come scorciatoie, ma sono veri e propri spazi di vita, dove i bambini giocano, gli anziani passeggiano e, la notte, la gente dorme.

Da 71 a 115 chilometri a velocità ridotta

A che punto è il piano delle zone a 30 km/h della Città di Lugano? Quando verrà presentato? «La proposta di messaggio, con la relativa richiesta di credito, è al vaglio del Municipio che dovrebbe decidere nel corso delle prossime settimane», risponde Karin Valenzano Rossi. Quanti sono i chilometri di strada a Lugano, dove vige il limite? «Attualmente, sul territorio cittadino vi sono 71 km di strade asfaltate già moderate a 30 km/h o in qualche caso a 20 km/h (zona d'incontro) – dice la titolare del Dicastero sicurezza e spazi urbani –. Si tratta, in particolare, di zone specifiche in quartieri residenziali. La metà circa dei terreni edificati (o edificabili) è quindi servita». Aumenteranno le strade in cui è prevista la riduzione della velocità? «Con il progetto al vaglio del Municipio, si prevede un incremento delle strade moderate a 30 km/h fino a raggiungere i 115 km, servendo circa i 3/4 dei terreni edificati (edificabili), prevalentemente completando gli interventi soprattutto nelle zone residenziali. Non sono ovviamente coinvolte le arterie e le strade di scorrimento principali del traffico cittadino».

Misure che migliorano la qualità di vita

Come si giustifica questa estensione? «L'introduzione di nuove "zone 30" è coerente con le linee guida cantonali ‘Concezione dello spazio stradale all'interno delle località’, che definiscono il principio di attrattività, vivibilità e sicurezza delle strade orientate all'insediamento. Sulle strade orientate al traffico, la velocità è di 50 km/h (con deroghe), mentre nelle strade con funzione d'insediamento si deve prediligere le zone 30 km/h. Non si tratta della semplice limitazione della velocità, bensì dell'introduzione di zone a velocità 30 km/h accompagnate da interventi puntuali di moderazione, anche dal profilo della configurazione della zona, con segnaletica sia verticale sia orizzontale e interventi stradali. Tale soluzione presenta molteplici vantaggi, tutti orientati a un sensibile aumento della qualità di vita»,

Meno incidenti, rumore e inquinamento

Quali sono i vantaggi principali delle zone a 30 km/h? «L'aumento della sicurezza della circolazione (riduzione di incidenti e della loro gravità); riduzione delle emissioni moleste, in termini di rumore (di circa 3 decibel) e di inquinamento atmosferico (il calo stimato è del 15% di sostanze inquinanti l'aria) – osserva Valenzano Rossi –. Poi, si è notato un alleggerimento/riduzione del traffico parassitario di transito nei quartieri. Bisogna evidenziare anche il recupero di spazi urbani di pregio, la riduzione della differenza di velocità tra bici e auto e il possibile un uso promiscuo del sedime stradale».

Verso ‘Porte d'accesso’

Come si raggiungono gli obiettivi appena citati? «Attraverso la creazione "porte d'accesso" alla zona, con la demarcazione del limite di velocità "30" a distanze regolari e negli incroci e la demarcazione per evidenziare la precedenza da destra agli incroci – spiega la municipale –. Puntualmente, si possono prevedere anche altre misure più o meno incisive, come la creazione di dossi, per favorire gli attraversamenti pedonali, restringimenti alternati di carreggiata mediante arredo urbano o semplici paletti, il restringimento su uno dei due lati, un invito sicuro per gli attraversamenti stradali mediante nuovi posteggi o isole verdi, l'innalzamento puntuale della carreggiata e la ridistribuzione e l'ottimizzazione della posizione dei parcheggi».

Zone a 20 km/h, precedenza ai pedoni

Tutti misure che hanno una funzione di accompagnamento, visto che, prosegue Valenzano Rossi, «una semplice riduzione del limite di velocità su un tratto stradale non consente da sola di raggiungere gli obiettivi definiti con l'introduzione delle zone 30». In queste zone, chi ha la precedenza tra il veicolo e il pedone? «Nelle zone 30, la precedenza è del veicolo, la possibilità di rimuovere gli attraversamenti pedonali consente di mantenere regolare il flusso del traffico. Gli utenti, difatti, si comportano in modo più cauto e comunicano tra di loro. Per contro, nelle zone d'incontro (20km/h) la precedenza è del pedone».

Una mozione pendente dal 2018

La proposta del Dicastero sicurezza e spazi urbani non fa l'unanimità in Municipio. Il tema ha diviso pure la Commissione della pianificazione del territorio, dalla quale sono usciti due rapporti in merito a una mozione, presentata nel settembre del 2018, che chiede(va) all'esecutivo di definire delle zone 30 e zone 20 in tutti i quartieri della Città e di stanziare un credito per attuarle. In una delle risposte, il Municipo, rispetto alle zone a 20 km/h, ha evocato le attuali tre zone di incontro presenti (via dei Ronchi, via Canevascini e via della Posta/Magatti). Attraverso il Masterplan Lungolago e centro, la Città ne ha identificate altre tre potenziali sul lungolago.