Il progetto d'inclusione prevede che le persone in sedia a rotelle possano raggiungere il lago in autonomia. La zona bar riaprirà nel fine settimana.
Rendere accessibile il lago anche ai portatori di handicap. È questo l’obiettivo che sta alla base dei lavori in corso al Lido San Domenico di Castagnola. «Si sta creando un percorso, su un unico livello, che permetterà di accedere ai tavolini del bar e proseguire fino agli spogliatoi, dove verranno creati dei bagni e una doccia per disabili. Inoltre, tutto il tratto porta a un montascale e a un altro mezzo meccanico che permetterà l’accesso all’acqua». Sono parole dell’architetto Nicoletta Crivelli, capo del progetto per il settore Spazi pubblici della Città di Lugano, allestito in collaborazione con lo studio di architettura di Enrico Sassi.
I costi del progetto a Castagnola saranno caricati sul credito, votato dal Consiglio comunale, per abbattere le barriere architettoniche e per interventi a favore dei disabili sui percorsi cittadini. Oltre ai lavori già citati, nella piazzetta antistante al lido verrà creata una rampa con pendenze minore del 6%, e all’interno dello stesso è previsto uno spazio inclusivo che dà la possibilità di sostare con le sedie a rotelle. Per i nuovi percorsi, c’è inoltre una nota ‘verde’. Infatti, vige la regola del riutilizzo del materiale in deposito dagli scalpellini. Come afferma Crivelli: «Nei progetti facciamo attenzione e cerchiamo di valorizzare quello che abbiamo già, per un concetto anche di architettura circolare e di recupero».
Il cantiere al Lido San Domenico è cominciato alla chiusura della stagione, lo scorso novembre. La conclusione della prima tappa, che consiste nel finire i lavori all’interno della buvette, è per il weekend pasquale. «Siamo in dirittura d’arrivo – afferma Crivelli -. Per quanto riguarda l'accesso al lago, vorremmo concludere entro la fine del mese di aprile». Nel frattempo, come stanno procedendo gli interventi? «Fortunatamente problemi particolari e ritardi non ne abbiamo avuti, anche perché si sta eseguendo un lavoro sulla preesistenza: dobbiamo correlarci a quello che esiste già».
Alla domanda su chi avesse dato il là a questi lavori, la capo progetto racconta che «sono partiti dalla nostra volontà di approfondimento. Ci sono diverse persone in carrozzina che vanno al lido e quindi ci siamo rivolti all’associazione ‘inclusione andicap ticino’ per capire cosa si potesse fare». La capo progetto precisa che «la persona disabile può raggiungere l’acqua in autonomia, grazie a meccanismi che sono già studiati per chi utilizza la carrozzina. Infatti, sarà installato un montascale tradizionale oltre a un seggiolino con gruetta per disabili, che permetterà di accedere all’acqua». Questi inoltre sono i medesimi prodotti utilizzati durante le riabilitazioni nei centri preposti.
Nell’attesa del riscontro del pubblico, c’è già chi si dice soddisfatto: «A parte i ritardi di cantiere e qualche inevitabile problema con la Divisione spazi urbani, siamo comunque molto contenti del lavoro dell'architetto Sassi, il quale ha saputo integrare al meglio, e con gusto, l'accesso al lido per i disabili in sedia a rotelle. Una volta arrivati qui, a lavori terminati, non ci saranno più, o quasi, barriere architettoniche», fanno sapere i gerenti del lido Sarah e Nick Hofmann.
Non si può parlare del Lido San Domenico senza citare anche la sua buvette che… Non è una semplice buvette. Oltre ai servizi di bar e ristorazione, si occupa dell’organizzazione degli eventi, amati dal pubblico, che da alcuni anni animano il lido. «Da quest’anno abbiamo deciso di creare un’associazione culturale che si chiama ‘Sando’», ci spiega Sarah Hofmann. «È un gruppo di promotori culturali, musicisti e organizzatori di eventi, composto da persone che, da quando abbiamo aperto nel 2017, ci hanno sempre aiutato a dar vita alle nostre attività». Per quale motivo creare un’associazione? «Ci siamo resi conto che per mantenere la qualità degli eventi è necessario poter chiedere dei finanziamenti. I nostri appuntamenti sono gratuiti in quanto ci troviamo in un lido pubblico. Con lo statuto di associazione è possibile ricevere aiuti da vari enti e da privati». Sostegni che permettono di coprire costi come «vitto e alloggio delle band, manutenzione e acquisto di materiale, il personale tecnico», indica Hofmann.
L’appuntamento musicale principale è quello del venerdì sera, dove si esibiscono durante tutta la stagione band e deejay principalmente svizzeri. Ogni ultima domenica del mese, inoltre, viene dedicata a gruppi jazz, che suonano a partire dal tardo pomeriggio.
Durante la stagione verranno poi proposti eventi speciali. Un esempio è il mercatino, in agenda il 7 maggio e il 15 ottobre, organizzato con il gruppo Bazaar al lago. «Si tratta di un progetto di recupero e scambio principalmente di vestiti e accessori». Tra gli appuntamenti, non mancheranno gli abituali incontri di yoga, tre mattine a settimana. Quest’anno da metà maggio a metà settembre. Inoltre, come novità, tutti i sabato mattina di maggio verrà proposta anche lo yoga-face, «una sorta di yoga anti-rughe per il viso. Stiamo pensando di proporlo il sabato mattina con colazione inclusa».
Quest’anno, la stagione della buvette aprirà il 7 aprile, con diversi eventi musicali durante tutto il weekend pasquale: «I dettagli saranno svelati a breve sulla nostra pagina Instagram (Labuvette_lsd). Inoltre, si potrà sin dall'apertura pranzare, cenare e fare colazione», indica Hofmann. Per quanto riguarda l’accesso al lago, bisognerà invece attendere il 1° giugno.