Movimentato fermo sul lungolago di Como. Il 31enne di Lugano deve rispondere di resistenza, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale
Prima la festa, con alcol, poi il controllo di polizia. Dulcis in fundo l'arresto per uno dei protagonisti. Ma a finire con le manette ai polsi non è stata l'automobilista, una trentenne svizzera, incappata nella notte su domenica in un controllo della polizia, in Lungo Lario Trieste, sul lungolago di Como, attorno alla 1.30. A essere arrestato è infatti stato uno degli altri quattro occupanti della vettura, un trentunenne di Lugano, reo di aver avuto un comportamento decisamente sopra le righe quando la prova dell'etilometro a cui è stata sottoposta la trentenne dopo aver manifestato chiari sintomi di ebbrezza alcolica ha dato esito positivo.
A quel punto, malgrado il chiaro invito a restare seduto in auto, è sceso dalla stessa, scagliandosi verso gli agenti, prima insultandoli e minacciandoli, e poi sferrando calci e pugni. Non senza fatica, e con l'aiuto dei Carabinieri, l'uomo è poi stato immobilizzato e, una volta portato in questura, arrestato per resistenza, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale, reati di cui dovrà rispondere al processo per direttissima.
Comparso in mattinata davanti al Giudice delle indagini preliminari, il 31enne si è visto confermato l'arresto in attesa di conoscere l'entità della condanna.