La Città ha ricevuto conferme circa la volontà di mantenere l’impegno finanziario nel progetto. Qualche timore, ma non eccessivo, sull’impatto fiscale
Sembra rasserenarsi l’orizzonte finanziario del Polo sportivo e degli eventi (Pse) di Lugano. La Città ha infatti ricevuto rassicurazioni da parte dei partner privati. Conferme resesi necessarie dopo la recente notizia dell’acquisizione di Credit Suisse da parte di Ubs. Due società riconducibili alla banca acquistata – Credit Suisse Funds Ag e Credit Suisse Fondazione d’Investimento – sono infatti tra i firmatari dell’Accordo generale di Partenariato pubblico privato per il Pse. «Si tratta di due entità autonome – ci spiega il sindaco Michele Foletti –, l’impegno dunque ci è stato assicurato, per il tramite di Hrs (il partner privato principale del progetto, ndr)».
Le due società dovrebbero restare dunque indipendenti ed eventuali rivalutazioni da parte di Ubs delle iniziative sostenute dal Credito Svizzero non dovrebbero avere influssi e non preoccupano Palazzo civico. I grattacapi sono dunque altri, ad esempio l’impatto fiscale. «Perderemo il gettito di Credit Suisse e Ubs avrà dei costi da quest’operazione e quindi possiamo stimare di perdere più della metà del gettito delle due banche messe assieme. Ma è solo un’ipotesi che facciamo in questo momento, in un contesto ancora incerto e mutevole». E questo sarà un problema per le finanze cittadine? «Percentualmente non dovrebbe avere un impatto molto significativo. Il gettito di tutte le banche corrisponde al 15% del totale delle persone giuridiche, rispetto al 60% di una ventina d’anni fa. Però, chiaramente, bisognerà considerare qualche milione in meno in cassa e dunque una maggior prudenza finanziaria».