L'accusa è orientata a chiedere un trattamento terapeutico nei confronti del 32enne che a maggio aveva ferito un uomo in piazza Dante a Lugano
Un percorso terapeutico di tre anni da svolgere in una struttura chiusa. È quello che, stando a nostre informazioni, la procuratrice pubblica Valentina Tuoni dovrebbe chiedere per il 32enne che il 15 maggio scorso aveva ferito al polso con un taglierino un uomo in piazza Dante a Lugano. Il presunto autore del gesto dovrà presentarsi domani davanti alle Assise criminali di Lugano per rispondere di omicidio intenzionale tentato o, in alternativa, di tentate lesioni gravi o lesioni semplici qualificate. La Corte, presieduta da Amos Pagnamenta (giudici a latere Renata Loss Campana ed Emilie Mordasini), dovrà inoltre giudicare l’uomo per altri capi d’accusa, tra cui ripetuta infrazione alla Legge federale sulle armi e munizioni e ripetuta contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti. Questo, per fatti avvenuti anche in altre occasioni a partire dal 1° luglio 2020.
Riguardo al ferimento in centro a Lugano, sempre secondo nostre informazioni, la difesa contesterà la qualifica giuridica, ridimensionandola a lesioni semplici. Il fatto, ricordiamo, era avvenuto durante una serata particolare, ovvero quella della vincita da parte dell’Fc Lugano della Coppa Svizzera e dei relativi festeggiamenti in piazza della Riforma. Il ferimento, però, non avrebbe alcun legame con l’evento calcistico, ma sarebbe scaturito a seguito di una lite. Il 32enne era poi fuggito ed era stato fermato la stessa sera a Paradiso dagli agenti della Polizia Città di Lugano, nell’ambito del dispositivo di ricerca coordinato dalla Polizia cantonale.
Il tutto sarebbe partito da un diverbio tra il presunto autore del ferimento e una terza persona. I due sarebbero poi arrivati alle mani. Con l'intento di separare i litiganti, sarebbe quindi intervenuto l’uomo, che si è costituito accusatore privato, per bloccare il 32enne che stava brandendo un taglierino. L’imputato avrebbe poi usato l’arma ferendolo al polso.
Il 32enne è stato sottoposto a una perizia psichiatrica che avrebbe riscontrato un problema legato all’utilizzo di sostanze stupefacenti, alcool e medicamenti. Il tutto associato a un disturbo psicotico. Questi elementi, per il perito, renderebbero necessario un ricovero di tipo psichiatrico dell'imputato in una struttura chiusa. La difesa dovrebbe invece contestare questa proposta sostenendo la possibilità di un trattamento ambulatoriale. L’imputato si trova attualmente al carcere La Stampa in espiazione anticipata della pena.
Gli altri capi d’accusa, oltre a quello principale che riguarda l’aggressione, dovrebbero venire in parte riconosciuti dalla difesa, ma secondo quest’ultima alcuni non costituirebbero reato. L’accusa di ripetuta infrazione alla Legge federale sulle armi e le munizioni riguarda un coltello a serramanico e un taglierino, che l'uomo avrebbe brandito la sera del 15 maggio scorso e il fatto che in altre due occasioni, a gennaio e febbraio del 2022, avrebbe avuto con sé altre armi bianche. Legata ai fatti avvenuti a maggio, vi è anche l’accusa di ripetuta violenza o minaccia contro le autorità e i funzionari. La sera dell’aggressione avrebbe intimidito con il coltello gli agenti di polizia che lo avevano intercettato a Paradiso e avrebbe opposto resistenza al fermo. Atteggiamento aggressivo che si sarebbe verificato anche in altre circostanze a gennaio e febbraio dello scorso anno.
In occasione del processo, il 32enne sarà giudicato anche per presunto ripetuto danneggiamento. Uno nei confronti della Parrocchia di Sonvico, a gennaio 2022, e un altro a danno del bagno pubblico della stazione Ffs di Lugano a novembre 2021. Per quanto riguarda il primo caso vi è anche l’accusa di tentato furto. Gli ultimi due reati contestati all’imputato riguardano la ripetuta contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti in quanto avrebbe consumato senza autorizzazione vari tipi di stupefacenti tra il 1° luglio 2020 e il giorno del fermo. Durante il 2021 e il 2022, avrebbe usufruito di alcuni mezzi di trasporto pubblici senza biglietto, per questo motivo gli viene contestata una ripetuta contravvenzione alla Legge federale sul trasporto di viaggiatori.